Giovanni Bignami, membro dell’Accademia dei Lincei e già presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica, narra:1
L’affascinante paradosso dell’Universo è che è tenuto insieme, anzi dominato, dalla forza più debole che ci sia, la gravità.
Il paradosso è ancora più sconvolgente, dico io, quando osserviamo ‘onda’ in latino unda, che traduco dal sumero un-da, ‘immagine (da) dell’Uno d’origine’.
La tv ci ha dato l’annuncio dell’evento scientifico teorizzato da Einstein 100 anni fa (: lo spazio-tempo è tenuto insieme dalla gravità), che lui pensava impossibile da misurare: 1 miliardo di anni fa si sono scontrati due buchi neri; lo scontro ne ha provocato un terzo che ha messo in moto un’onda gravitazionale misurabile in frazioni del nucleo atomico. Einstein non poteva pensare i mezzi che l’umanità avrebbe avuto ed ora dispone.
Lascio agli esperti l’esplorazione specifica del nuovo mondo che ci farà riconoscere il “cinguettio dell’universo’.
A me preme associare poche osservazioni elementari di carattere linguistico:
Se gli scienziati hanno misurato ciò che esiste ma non si poteva misurare per Einstein, i letterati possono riconoscere onda = unda = un-da, ‘immagine dell’Uno’?
Bignami parla di uno tsunami che rimane in un sussurro di vento.
U EN TU sono sillabe sumere significanti: Tutto (U) signore (EN) vento (TU)–ti, vita; emerge anche nella pr. fr. della u, conservata nello spagnolo viento. UI di uiento rende esplicita la pronuncia antica -che tante stupidaggini di leggi eterne della fonetica ha fatto scrivere a coloro che davano del du al vento Immer, per loro sempre-.
Immer è ‘sempre’ in tedesco. Immer sumero è dio del tempo, della tempesta e della pioggia, figlio di En lil (cfr. Enc. Treccani).
Nel tempo di Einstein, Martin Heidegger scrisse Essere e tempo.2 L’onda del tempo copre il filosofo di non senso.
Carlo Forin
1 Cfr. “Ecco lo tsunami della gravità. Einstein vince 100 anni dopo”, in la Repubblica, venerdì 12 febbraio 2016.
2 Le 500 pagine scritte da Martin Heidegger, Essere e tempo, Milano, Longanesi, 1971, mi sono utili solo per irridere i filosofi che non fanno buon uso della lingua.