Discarica di Roncigliano – Il VII invaso sta lì lì per traboccare e la differenziata ad Albano Laziale sta sempre lì lì per ingranare. E a palazzo si traccheggia
“Quando sono nato la collina già c’era. Mi raccontano che prima c’erano solo vigneti e uliveti. La finestra verso la collina è sigillata. Respiro male, dicono che sono malato per colpa della collina”. Una voce dall’inferno di Roncigliano nel comune di Albano Laziale, un paradiso in terra fino ai primi anni ’80, quando fu aperta l’orrenda discarica funzionale al mostro di Malagrotta del sempreverde Manlio Cerroni, a un tiro di fionda dalle prime case del Villaggio Ardeatino. Una voce come tante se ne possono raccogliere fra i residenti della zona, ma la storia è sempre la stessa. Qui si vive con porte e finestre tappate, nelle case, nella scuola elementare a qualche centinaio di metri dalla collina avvelenata, qui ci si ammala nel fetore del respiro marcio della stramaledetta discarica, abbandonati alla propria sorte dalle istituzioni e dalla cittadinanza castellana, che non comprende quanto il destino di tutti si compia alla fine sotto lo stesso cielo.
Scongiurata almeno apparentemente la minaccia della costruzione dell’inceneritore, la discarica di Roncigliano sembra non interessi più a nessuno, tranne a chi in quella località ci vive – e ci muore – e ai Comitati cittadini che dal 2007 vigilano ininterrottamente sulla zona e che, riuniti nel Coordinamento No Inc, hanno di fatto impedito la costruzione dell’inceneritore, checché se ne dica e se ne blateri in altri ambiti. Chi ha seguito da presso l’intera vicenda in questi lunghi e faticosissimi 8/9 anni di battaglie legali e di presenza assidua, di mobilitazione e d’informazione a tappeto, sa bene – e può testimoniarlo, e può documentarlo – che a mettere paletti e bastoni fra gli ingranaggi di un sistema corrotto e distruttivo sono stati sempre loro, i No Inc, e solo sulla loro scia si sono mossi, per forza di cose e sempre con estrema riluttanza, quanti per dovere istituzionale avrebbero dovuto battere la pista, con tutti gli strumenti e le prerogative a loro disposizione.
A Palazzo Savelli s’inneggia al ben fatto dell’Amministrazione. Massima soddisfazione è stata espressa dal sindaco Nicola Marini dopo la Conferenza dei Servizi del 1° dicembre scorso, convocata dalla Regione Lazio. “Abbiamo esposto degli oggettivi problemi che a nostro giudizio non potevano più essere rimandati: innanzitutto i cattivi odori provenienti dal sito di Roncigliano. A questo proposito siamo soddisfatti perché sono state comprese le nostre preoccupazioni, del resto segnalate da mesi”. E oggi un mare di parole sgorga dalle mura di palazzo in cui si continua a rumoreggiare senza mai fare chiarezza. Fulminante il commento del Primo Cittadino: “La conferenza dei servizi è in un momento cruciale. Stiamo infatti iniziando la discussione di quali azioni debbano essere svolte al fine di garantire l’adeguato funzionamento di impianto e discarica in termini, ovviamente, di legge ma soprattutto di rispetto ambientale. Insieme agli uffici abbiamo preso atto della copiosa documentazione prodotta dalla Pontina Ambiente, che, pure, a nostro avviso, risulta ancora carente in diverse parti”. Bravo sindaco, avanti così. Non meno formidabile la chiosa di Luca Andreassi, consigliere comunale con delega ai Rifiuti: “Stiamo discutendo di azioni concrete e di interventi specifici da farsi subito. Già di per sé questa è una grande notizia. La volontà della conferenza è di concludere i lavori con la certezza circa lo stato ambientale del sito di Roncigliano. Per troppo tempo si è dato per scontato che tutto funzionasse. I nostri dubbi e preoccupazioni, esternati in anni di lettere, ricorsi, solleciti oggi hanno avuto risposta in tutte le sedi”. Bravo consigliere Andreassi, ci renda edotti.
La realtà: il VII invaso sta lì lì per traboccare e la differenziata ad Albano sta sempre lì lì per ingranare. E a palazzo si traccheggia.
E allora si riparte.
Sabato 13 febbraio 2016 alle ore 17:00
Assemblea pubblica organizzata dal Coordinamento No Inc
presso la Sala Giunta di Palazzo Savelli, II piano – Comune di Albano
La cittadinanza è invitata a partecipare
Maria Lanciotti