Sabato , 23 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Renato Pasqualetti. Siamo tutti omosessuali
09 Febbraio 2016
 

Caro Tellusfolio,

che Paese difficile oggi il nostro! Avremmo potuto e dovuto affrontare e risolvere una questione di “ampliamento dei diritti” per persone vere e esistenti, mentre attorno al ddl Cirinnà si è scatenato uno scontro insopportabile (fatto di ipocrisie, falsità, aggressività, cattiverie…) al cui centro è stata messa la famiglia.

Quale famiglia, poi? Quella che mestamente osserva l’assoluta maggioranza dei femminicidi avvenire nel suo seno? Quella in cui ancora campeggiano incesti e stupri? Quella che fino a un paio di secoli fa impediva (povere monache di Monza…!), di amarsi a persone che, sebbene dello stesso sesso, erano di classi sociali diverse?

No, perché altrimenti ci sarebbe stato da arrossire.

Si è portata in piazza una “famiglia ideale” in cui le persone si amano e che rappresenta un luogo dove i più fragili (i bambini) vengono protetti, amati e cresciuti. Le unioni, appunto, che tutti vorremmo e dovremmo costruire e legalmente riconoscere!!!

Ma una parte del Paese ha prepotentemente aggiunto: dello stesso sesso! Negando così l’estensione dei diritti propri della famiglia eterosessuale alle coppie omosessuali, anzi quasi negando la stessa esistenza di unioni omosessuali. Inconcepibile! Lasciamo perdere gli altri Paesi europei avanzati a cui a ogni pie’ sospinto ci si riferisce, ma l’amore? Dove se ne va a finire questo sentimento che starebbe alla base delle famiglie? L’amore non deve essere rivolto agli altri indiscriminatamente? Non voglio citare dei proto socialisti, mi basta riferirmi a Papa Francesco.

Questa sarebbe stata la discussione da fare e non portare in piazza migliaia di persone che, al di là di tutto, riproponevano una logica di emarginazione degli omosessuali, facendoli sentire comunque ancora “diversi dagli altri”, incuranti di quanto dolore ha rappresentato dover nascondere le proprie inclinazioni sessuali, di quanti suicidi sia stato costellato il cammino di che aveva una sessualità assolutamente naturale, ma fuori da alcune regole consolidate, bigotte e anacronistiche.

L’omosessualità è antica come il mondo, ma la sua iniziale liberazione è storia recente se anche legislatori illuminati e profondi come i padri costituenti non l’avevano assolutamente presente, visto che per quel “senza distinzione di sesso” i vari De Gasperi, Togliatti, Nenni… intendevano certamente sesso maschile e femminile.

Lode quindi al ddl Cirinnà che tende a estendere, o meglio a rendere uguali, i diritti civili a chi si ama e ha deciso di vivere insieme “senza distinzione di sesso”, dando all’affermazione costituzionale una interpretazione storica che si deve tradurre: “senza distinzione di persone con varie tendenze sessuali”.

Una discussione che sarebbe dovuta essere caratterizzata dalla felicità e dall’allegria, come tutte quelle che tendono a rompere le catene della storia e ad estendere la rete dei diritti e le libertà individuali, e che invece è stata cupa e aggressiva.

 

Poi all’interno di questa questione è esistita ed esiste una questione più complessa, che è quella dei figli. Un confronto serio e convintamente alla ricerca di soluzioni per situazioni che esistono avrebbe dovuto far capire che si parla solo dei figli nati dal rapporto tra un uomo e una donna e che poi, mutando i legami tra i procreatori che si separano, seguendo uno dei due può diventare figlio di una coppia omosessuale. È la questione dell’adozione del figlio del partner e non la stepchild adoption, come si è detto malamente, visto che “stepchild” si traduce in figliastro, termine che in italiano, fin dalla favola di Cenerentola e delle odiose “sorellastre”, ha avuto un’accezione assolutamente negativa.

Senza togliere nulla ai figli delle coppie eterosessuali, quale ragione ci può essere nel negare ad una coppia omosessuale di crescere un bambino, figlio legittimo di uno dei due, di amarlo e proteggerlo?

Questi sono i confini del ddl Cirinnà, nessuna parificazione del matrimonio per le unione gay, nessun utero in affitto, nessun diritto di adozione… Solo un primo passo verso il riconoscimento pieno dei diritti per gli omosessuali. Una legge civile che amplia la sfera di alcuni diritti, una legge moderna che consente ad una serie di nostri concittadini di amarsi liberamente e soffrire di meno.

Attendiamo fiduciosi la sua approvazione!

 

Renato Pasqualetti


Articoli correlati

  “Una legge su gravidanza per altri per combattere sfruttamento garantendo diritti e libertà”
  Family Day 2016
  Unioni civili, EveryOne Group. “Una tappa storica, ma non un punto di arrivo”
  Filomena Gallo. Gravidanza per altri: “L'ideologia non fermerà i diritti, Bagnasco si rassegni”
  Primo Mastrantoni. Unioni civili
  Enea Sansi. Madre surrogata
  Associazione L. Coscioni: Sui diritti civili la Rai non informa o disinforma
  Morbegno. Il circolo PD sulle unioni civili
  Consiglio d'Europa non approva la rego­la­men­tazione della gravidanza per altri
  Benedetto Della Vedova. Il Ministro Costa sbaglia: nessuna sentenza creativa sulle adozioni
  “Gestazione per altri”, una buona legge anche in Italia
  L'ennesimo fallimento sui diritti delle coppie gay sarebbe una sconfitta per l’Italia, non per i laici
  Benedetto Della Vedova. Sulle unioni civili e la “stepchild adoption” serve una politica laica e liberale
  Lidia Menapace. Maternità surrogata?
  “In difesa dello Stato di diritto democratico? Libertà e Scienza!”
  Adriano Angelini. Le bombe della nostra ipocrisia
  Primo Mastrantoni. Unioni civili: Voto segreto? Palese per il Conclave
  Lidia Menapace. Chiara Saraceno
  “Una mamma mi aiuti a diventare mamma”
  Gianfranco Cercone. “Sole” di Carlo Sironi
  Cirinnà e Scalfarotto. Persone, coppie e famiglie omosessuali sono esattamente uguali a persone, coppie e famiglie eterosessuali
  Miriam Della Croce. L'intelligenza di Carlo Giovanardi. A vederlo non sembra
  Enea Sansi. La confusione dell'articolo 7
  Pietro Yates Moretti. Unioni civili e Family Day
  Possibile in piazza sabato 23 gennaio per #SVEGLIAITALIA
  Sergio Rovasio. Giovanardi parla cinque giorni a settimana di gay: roba da Freud
  Benedetto Della Vedova. Non è la legge che inventa le “famiglie gay”
  Radicali Milano. Tavoli, leggi, matrimoni e congressi
  Certi Diritti e i Radicali invitano Berlusconi alla contro- conferenza sulle famiglie
  Clara Comelli. Unioni civili, bicchiere pieno solo con le nozze egualitarie
  Alessandro Gallucci. Genitori per concorso
  Benedetto Della Vedova. Su unioni civili normali divisioni in maggioranza
  Mauro Biani. #Famiglia
  Vetrina/ Gigi Fioravanti. Family Day
  Left: Cosa c’è dietro alla crociata contro le unioni civili che andrà in scena al Family day
  L'irlandese incoraggiante ammonimento
  Lombardia Possibile chiede il ritiro dell'adesione di Regione Lombardia al Family Day
  Mario Lucchini. Unioni civili
  Famiglia? No, famiglie! Tutti a Milano l'8 novembre!
  Sveglia Arezzo: è ora di essere civili!
  Cassazione. Adozio­ne coparentale: Un passo avanti verso civiltà
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy