Sabato , 23 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Morbegno. Il circolo PD sulle unioni civili 
L'incontro con il sen. Del Barba in un'intervista a Federico Gusmeroli. Oggi iniziano discussione generale e votazioni al Senato
Milano. La manifestazione #svegliatitalia di sabato 23 gennaio (fotogramma milano.repubblica.it)
Milano. La manifestazione #svegliatitalia di sabato 23 gennaio (fotogramma milano.repubblica.it) 
09 Febbraio 2016
    

Sabato 23 gennaio il Circolo PD “Giulio Spini” di Morbegno ha incontrato il Sen. Mauro Del Barba per discutere di unioni civili la cui proposta di legge, come noto, vedrà dibattito generale d'aula con inizio delle votazioni a partire da oggi. Abbiamo contattato il Coordinatore del Circolo, Federico Gusmeroli, per sapere 'com'è andata', intanto, a Morbegno. Non capita infatti tutti i giorni, di questi tempi, che si tengano consultazioni di questo tipo, 'di base' come si sarebbe detto una volta... (Red.)

 

Allora, Federico, come è stato questo incontro? Cosa ha riferito il Sen. Del Barba e come si è svolta la discussione?

L’incontro è stato davvero molto stimolante per tutti i partecipanti: è stato molto bello sentire i pareri di tutti e le legittime differenze nelle varie posizioni che ognuno di noi ha espresso. Ognuno ha portato i suoi spunti di riflessione e il confronto è avvenuto in maniera costruttiva e chiara: il fatto che noi del Circolo, nel nostro piccolo, siamo riusciti a fare una sintesi efficace e affrontare la discussione con uno spirito di reciproco ascolto e comprensione ci ha fatto ben sperare che anche in Senato sarebbe avvenuta la stessa cosa. Infatti è notizia della scorsa settimana che il gruppo PD voterà compatto il disegno di legge e non chiederà voti segreti, mettendoci la faccia su ogni singolo emendamento.

Il senatore Del Barba ha chiarito bene questa linea, fornendoci non solo un quadro esaustivo del ddl ma anche ricordandoci che purtroppo il problema principale è quello di ottenere un appoggio, da parte di altri gruppi politici presenti in Senato, al disegno di legge. Spesso ce ne dimentichiamo, ma il Partito democratico ha 112 senatori: per approvare una legge ne servono almeno 161. Per questo motivo sono stati messi in campo tutti gli sforzi, soprattutto a livello di emendamenti, per giungere a un testo che abbia la speranza concreta di passare.

In definitiva, credo che questo incontro abbia dimostrato, anche nel piccolo, come il Partito democratico sia l’unico partito all’interno del quale è possibile un dialogo concreto e profondo su un tema di particolare complessità, quale quello delle unioni civili: ne è riprova, a livello nazionale, il fatto che tutta la discussione pubblica sul tema è stata concentrata all’interno del Partito democratico, mentre tutti gli altri partiti sono rimasti alla finestra ad aspettare per poi decidere, in base solo a considerazione tattiche, come posizionarsi.

Sono emerse posizioni contrarie alla proposta di legge Cirinnà? E, in tal caso, su quali punti?

Tutti i presenti sono partiti da un punto di vista comune: è necessario introdurre al più presto l’istituto delle unioni civili anche nel nostro Paese, per garantire diritti e prevedere doveri anche per le coppie omosessuali. Fatta questa necessaria premessa, devo sottolineare che nessuno si è espresso contro la legge Cirinnà in generale, né contro i singoli articoli, seppure siano state espresse perplessità su alcuni punti specifici (quali ad esempio la stpechild adoption e la parte inerente le convivenze eterosessuali). In fondo il Partito democratico - prima col programma di coalizione “Italia Bene comune” di Bersani nel 2013, poi con più forza col nuovo segretario Renzi che ha vinto le primarie parlando esplicitamente di unioni civili - ha avuto un coraggio da leoni nel presentare con forza questo ddl ed affrontare la discussione su un tema su cui molti altri, nel passato, si erano già scottati. Nell’incontro abbiamo parlato anche di questo, con una discreta dose di orgoglio per questo atto di responsabilità verso un Paese che, in materia di diritti, è rimasto fermo immobile per troppo tempo.

Si è fatto riferimento alle manifestazioni tenutesi in numerose città italiane, proprio il giorno in cui vi siete riuniti? quali commenti sono girati in proposito? Qualcuno ha lamentato il fatto non fosse stato pensato a un evento anche a Morbegno?

Certamente, anche perché una folta delegazione di Giovani democratici, in larga parte morbegnesi, della Provincia - con i quali come Circolo stiamo collaborando attivamente da diversi mesi, anche sul tema delle migrazioni - era presente in piazza a Milano. Hanno anche realizzato due filmati, molto belli, per spiegare il ddl Cirinnà e fare un po’ di chiarezza sul tema delle unioni civili. Le piazze di #SvegliaItalia hanno posto una richiesta molto semplice, che non è più rinviabile: approvare le unioni civili.

Sono convinto che sarebbe stato molto bello organizzare l’evento anche a Morbegno: credo però che al contempo sia necessario insistere più sull’informazione e su un necessario cambiamento culturale anche in valle sui temi dell’omosessualità e dei diritti. Questo cambiamento è già in atto, ma va costantemente aiutato e supportato.

Per questo motivo insieme ai Giovani democratici e agli altri Circoli PD in provincia stiamo organizzando una serie di ulteriori incontri pubblici sul tema delle unioni civili: ci rendiamo conto che spesso, attraverso informazioni falsate, si cerca di demonizzare non solo la regolamentazione di queste coppie, ma anche di “condannare” più o meno velatamente le persone omosessuali.

...e del Family day che era in preparazione?

Ovviamente abbiamo parlato anche del Family day, specialmente in relazione al rischio di contrapporre le due piazze e lasciarsi trascinare dai numeri, reali o inventati che siano, come se i diritti fossero una questione di semplice conta dei partecipanti a delle manifestazioni. Ne abbiamo parlato - ahinoi - soprattutto in merito alla vergognosa scelta del governatore Maroni di utilizzare il palazzo della Regione (che è di tutti) per supportare una sola manifestazione, senza chiedere autorizzazione al Consiglio regionale. Un atto di arroganza che è stato condannato anche dalla sua stessa maggioranza, che nel voto segreto del 1° febbraio ha stabilito che d’ora in avanti dovrà essere il Consiglio a decidere in merito.

Circa il nodo della possibilità di adozione del/la figlio/a del/la partner? Il senatore morbegnese, se non andiamo errati, è tra i cosiddetti 'cattolici', dentro il PD, che hanno sollevato dubbi sulla formulazione del punto nel ddl Cirinnà. Si è approfondita la questione? con quale esito?

Complice anche il dibattito mediatico, quello della stepchild adoption (ovvero l’adozione, da parte del convivente, del figlio naturale del partner qualora il genitore biologico sia morto o non conosciuto) è stato il punto sul quale ci siamo soffermati maggiormente. Bisogna però fare chiarezza: nessuno ha espresso contrarietà a questa possibilità in sé, che garantirebbe per i bambini la continuità affettiva nei confronti di persone con cui già vivono e che già, nella pratica, agiscono come loro genitori.

È stato dunque necessario approfondire bene il tema per capire meglio come e se la stepchild adoption si leghi alla pratica - vietata dalla legge in Italia, ma permessa in alcuni paesi esteri - della gestazione per altri (o “utero in affitto”), attraverso la quale una coppia (nel 90% dei casi eterosessuale, è bene precisare) stipula un contratto con una donna terza, che accetta di portare a termine una gravidanza e “consegnare” il bambino alla coppia. Questa pratica pone ovviamente dei seri interrogativi morali ed etici ma - contrariamente a quanto affermato falsamente da diversi esponenti politici contrari alle unioni civili! - il ddl Cirinnà non parla di utero in affitto né tantomeno ne prevede la depenalizzazione: era reato prima, resta reato adesso. Semplicemente si cerca di fornire maggiori sicurezze ai bambini, anche nel caso in cui il loro genitore biologico non possa più prendersene cura.

Il senatore Del Barba ci ha raccontato delle varie discussioni di merito che il gruppo PD in Senato ha affrontato in questi mesi e le principali posizioni espresse dai suoi colleghi, che come detto servono anche a ricercare il più ampio accordo possibile con le altre forze politiche in Senato. Vista la rilevanza etica e morale del tema della stepchild adoption (come detto principalmente per le implicazioni derivanti dal tema del ricorso all’utero in affitto) il Gruppo PD ha dunque deciso che ogni singolo senatore, su questo punto, potrà votare secondo coscienza, ma rispettando nel voto finale quanto stabilito a maggioranza. Si tratta di un punto di arrivo di grande responsabilità: al nostro Paese questa legge serve, serve adesso (anzi, forse serviva già prima). Non solo per una questione di riconoscimento di diritti e doveri reciproci all’interno di situazioni stabili di convivenza, ma anche per facilitare e supportare un cambiamento culturale che ponga fine a diseguaglianze e discriminazioni non più tollerabili.


Articoli correlati

  Benedetto Della Vedova. Sulle unioni civili e la “stepchild adoption” serve una politica laica e liberale
  “Una legge su gravidanza per altri per combattere sfruttamento garantendo diritti e libertà”
  Family Day 2016
  Unioni civili, EveryOne Group. “Una tappa storica, ma non un punto di arrivo”
  Filomena Gallo. Gravidanza per altri: “L'ideologia non fermerà i diritti, Bagnasco si rassegni”
  Primo Mastrantoni. Unioni civili
  Enea Sansi. Madre surrogata
  Benedetto Della Vedova. Il Ministro Costa sbaglia: nessuna sentenza creativa sulle adozioni
  Associazione L. Coscioni: Sui diritti civili la Rai non informa o disinforma
  Consiglio d'Europa non approva la rego­la­men­tazione della gravidanza per altri
  Renato Pasqualetti. Siamo tutti omosessuali
  Lidia Menapace. Maternità surrogata?
  “In difesa dello Stato di diritto democratico? Libertà e Scienza!”
  “Gestazione per altri”, una buona legge anche in Italia
  L'ennesimo fallimento sui diritti delle coppie gay sarebbe una sconfitta per l’Italia, non per i laici
  Adriano Angelini. Le bombe della nostra ipocrisia
  Primo Mastrantoni. Unioni civili: Voto segreto? Palese per il Conclave
  Lidia Menapace. Chiara Saraceno
  “Una mamma mi aiuti a diventare mamma”
  Gianfranco Cercone. “Sole” di Carlo Sironi
  Cirinnà e Scalfarotto. Persone, coppie e famiglie omosessuali sono esattamente uguali a persone, coppie e famiglie eterosessuali
  Sergio Rovasio. Giovanardi parla cinque giorni a settimana di gay: roba da Freud
  Enea Sansi. La confusione dell'articolo 7
  Pietro Yates Moretti. Unioni civili e Family Day
  Possibile in piazza sabato 23 gennaio per #SVEGLIAITALIA
  Benedetto Della Vedova. Non è la legge che inventa le “famiglie gay”
  Radicali Milano. Tavoli, leggi, matrimoni e congressi
  Certi Diritti e i Radicali invitano Berlusconi alla contro- conferenza sulle famiglie
  Miriam Della Croce. L'intelligenza di Carlo Giovanardi. A vederlo non sembra
  Clara Comelli. Unioni civili, bicchiere pieno solo con le nozze egualitarie
  Alessandro Gallucci. Genitori per concorso
  Benedetto Della Vedova. Su unioni civili normali divisioni in maggioranza
  Mauro Biani. #Famiglia
  Vetrina/ Gigi Fioravanti. Family Day
  Left: Cosa c’è dietro alla crociata contro le unioni civili che andrà in scena al Family day
  L'irlandese incoraggiante ammonimento
  Lombardia Possibile chiede il ritiro dell'adesione di Regione Lombardia al Family Day
  Mario Lucchini. Unioni civili
  Famiglia? No, famiglie! Tutti a Milano l'8 novembre!
  Sveglia Arezzo: è ora di essere civili!
  Cassazione. Adozio­ne coparentale: Un passo avanti verso civiltà
  Mauro Del Barba. Sulla frana in Val Bregaglia
  Un caffè con Mauro Del Barba a Morbegno?
  Il senatore Mauro Del Barba sulla Brexit
  Mauro Del Barba. Una scelta scellerata che toglie soldi ai nostri Comuni
  Mauro Del Barba. Abolizione rimborsi elettorali ai partiti
  Mauro Del Barba. Condivido volentieri una nota appena inviata dal PD...
  In Valtellina a discutere di politica...
  Sondrio. Carcere: Interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia
  Mauro Del Barba. Una provincia da salvare
  Mauro Del Barba. Mille proroghe e molte fregature
  Azioni per la sostenibilità in provincia di Sondrio. Tavolo di confronto lunedì 13 luglio
  Morbegno. “Migranti e accoglienza”
  Elezioni ed economia. A Bormio arriva Luigi Marattin
  “Province, preparatevi a far fagotto!” Intervista del Gazetin a Mauro Del Barba
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy