Dies Familiae nella capitale!
Con capitani e cavalieri e fanti
e frati e preti con scorta parrocchiale,
e dame e vegliardi e implumi infanti!
Per qual famiglia si marcerà su Roma?
Per le famiglie fortunate e abbienti,
o per quelle che sopportano gran soma
di sofferenze, di fatiche e stenti?
Per le famiglie vittime di guerra,
mancanza di lavoro e occupazione?
Per quelle senza casa e senza terra,
senz’acqua, senza cure e istruzione?
Ma no! La marcia si fa per un concetto:
c’è una famiglia sola a questo mondo,
nata dal matrimonio benedetto,
tra un uomo e una donna, è chiaro e tondo.
E quelli che, diversi per natura,
vorrebbero sposarsi, aver diritti?
Si stiano costoro in lor iattura,
senza avanzar pretese, buoni e zitti!
Va in rovina tutta la famiglia,
per colpa delle lesbiche e dei gay,
ogni buon costume si scompiglia:
tal borboglìo va al Family Day.
Sì folta schiera s’adunerà a Roma,
con la benedizione di Bagnasco,
che a Cirinnà faranno far la toma
e la sua legge finirà in un fiasco.
gf