“Trovato il Pianeta 9, sostituirà Plutone nel sistema solare” è la notizia che ci offre Silvia Bencivelli su la Repubblica, giovedì 21 gennaio 2016: 26. «È grande 10 volte la Terra e un’orbita che dura 15mila anni. Gli scienziati: gli spetta il posto del corpo celeste declassato».
100 anni orsono (1916) Albert Einstein ci diede la teoria della relatività generale. Un fatto scientifico che gli scienziati non hanno declassato.
Io, che non sono uno scienziato, amo l’ordine; mi piace considerarmi ‘schiavo maschio’ di sum. urdu(2) vel arad.
Sono un monomaniaco, come dice Francesca, qua in Tellusfolio, o monotematico, come dice il mio amico Vittorino Pianca.
Io amerei la nuova scoperta come Pianeta X “se la sua esistenza venisse confermata”, il Pianeta X diventerebbe il nuovo “nono pianeta” intorno al Sole prendendo il posto del declassato Plutone.
Alzo una domanda: se Terra ha 4 miliardi e mezzo di anni e Plutone ne ha più di nove, quanti ne avrà Pianeta X?
L’annuncio dell’ipotesi convincente vien fatto dai due astronomi Konstantin Batygin e Mike Brown sulle pagine della rivista The Astronomical Journal di ieri (per Silvia B.). Un anno del Pianeta X è lungo quanto dodicimila dei nostri. La sua orbita sarebbe venti volte più lontana dal Sole di quanto non lo sia Nettuno, nella remota zona del Sistema solare chiamata fascia di Kuiper. Batygin e Brown ne avrebbero dedotto la presenza osservando proprio lo strano comportamento di sei oggetti celesti di quella parte di cielo, il cui movimento, sostengono, può essere attribuito solo alla presenza di un pianeta molto grande.
La mia domanda combina con lo spazio-tempo di Einstein da e = mc2: l’espansione dell’universo è misurata anche dallo spazio tra il Sole ed i decimo pianeta, se Terra e Plutone stanno già tanto distanziati?
L’ontologia degli scienziati, volta alla declassificazione di Plutone, dovrà venir assistita da uno storico, visto che sono pronti alla revisione del computo dei pianeti pur di non contare il decimo, decimo, hp.: de.ki.mu nella lingua perduta per i sumerologhi.
Il futuro dovrà aver lo scienziato e lo storico, così come gli anglo-tedeschi devono aver la lingua scritta e le regole fonetiche per leggerla.
Carlo Forin