Il Governo ha recepito in Finanziaria il seguente ordine del giorno che avevo presentato lo scorso 14 ottobre. Ora si aprono nuove prospettive di dignità individuale, civile, politica e sociale per le persone invalide.
Considerato che:
- La legge Finanziaria all'art. 198 prevede che per incrementare il sistema di protezione sociale e di cura per le persone non autosufficienti è istituito presso il Ministero della solidarietà sociale un fondo denominato “Fondo per le non autosufficienze”, al quale è assegnata la somma di 50 milioni di euro per l'anno 2007 e di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009.
- La Legge 5 febbraio 1992, n. 104 (art. 39/l-ter) come modificata dalla legge 162 del 1998, prevede che «le regioni possono provvedere, sentite le rappresentanze degli enti locali e le principali organizzazioni del privato sociale presenti sul territorio, nei limiti delle proprie disponibilità di bilancio (...) l-ter) a disciplinare, allo scopo di garantire il diritto ad una vita indipendente alle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell'autonomia personale nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita, non superabili mediante ausili tecnici, le modalità di realizzazione di programmi di aiuto alla persona, gestiti in forma indiretta, anche mediante piani personalizzati per i soggetti che ne facciano richiesta, con verifica delle prestazioni erogate e della loro efficacia».
- Esiste una differenza fra l'assistenza personale e la tradizionale "assistenza", fra il modello medico e il modello sociale (appunto quello di Vita Indipendente) della disabilità. È dunque importante che il disabile possa esprimere quello che veramente vuole o di cui necessita. Vivendo una Vita Indipendente è in grado di dare e prendere coscienza delle proprie capacità e potenzialità. Disabili gravissimi mediante l'accesso ad Internet e grazie a programmi vocali riescono a socializzare e ad avere una vita propria ancorché dipendente da macchine e programmi per computer.
Impegna il Governo perché
il Fondo per le non autosufficienze sia diretto anche a sostegno dei progetti e tecnologie che possano consentire la libertà di parola, lettura, scrittura e comunicazione, nonché una Vita Indipendente, per consentire una piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica di persone che vivono con vari tipi di invalidità.
Donatelli Poretti