Nel mese di giugno scorso, dopo sedici anni di carcerazione ingiusta, Ashi Omar Hassan, unico colpevole per la giustizia nell’uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovadin, è stato finalmente liberato.
Ha potuto usufruire dei tre anni di indulto e di quattro anni anticipati, per buona condotta. Dovrà comunque prestar lavoro presso i servizi sociali di Padova per tre anni. Il suo avvocato intende battersi per la revisione del processo.
Dopo lo scoop della nota trasmissione “Chi l’ha visto?” che era riuscita a contattare e intervistare il “testimone” Jelle, unico accusatore di Hashi, peraltro mai sentito a processo perché irreperibile, il caso anomalo della sola persona incarcerata per l’agguato ai due giornalisti RAI, da sempre ritenuto innocente anche da Luciana Alpi, la madre di Ilaria, ha interessato di nuovo l’opinione pubblica, risollevando il velo sui tanti misteri connessi alla vicenda.
La signora Alpi, dichiarando tutta la sua soddisfazione e felicità per la scarcerazione di Hashi, ha ribadito la sua ferma intenzione a continuare a lottare affinchè la verità trapeli finalmente; magari il primo passo potrebbe essere quello di rivolgersi all’irreperibile – per le istituzioni italiane preposte, ma a quanto pare non per una trasmissione televisiva del servizio pubblico italiano – Jelle e coinvolgerlo seriamente nelle indagini.
Annagloria Del Piano