L'Epifania è trascorsa insieme agli uomini del soccorso alpino, arrivati calandosi con le teleferiche a cavo in un'azione spettacolare tra una folla di bambini
Vince la montagna. L'alternativa alla neve nella stazioni alpine che vivono di turismo, neve che solo ora sembra profilarsi copiosa, resta ancora la montagna. Nelle Alpi di Lombardia, in Valgeròla, luogo di preservazione della cultura alpina e delle lavorazioni rurali, operatori, amministrazione, gli animatori dell'Ecomuseo, attrazione locale, chiudono un periodo di festività natalizie con risultati particolarmente positivi. Alberghi sold out per diversi giorni a cavallo di Capodanno, Natale con il segno più, musei locali sempre aperti, e che hanno attirato molti visitatori, impianti di risalita in funzione per portare i turisti in quota, nei rifugi. Proiezioni di documentari su tematiche ambientali, serate di conferenze su alpinismo e montagna.
L'Epifania è stata un'altra occasione per tenere l'attenzione sul contesto montano e sulle attrazioni degli sport alpini. Le Befane sono arrivate scivolando lungo i cavi metallici delle antiche teleferiche. Sotto i costumi e le maschere dell'iconografia tradizionale, tra nasi adunchi, sacchi e sporte con gli ultimi doni, antichi scialli, c'erano le dotazioni tecniche degli alpinisti: imbragature, moschettoni, discensori, corde. Per oltre mezz'ora i volontari della locale stazione del Soccorso alpino hanno animato la serata del 5 gennaio catapultandosi tra una folla di bambini assiepati ai bordi della pista di pattinaggio. Hanno portato caramelle, stupore.
Altre befane, queste più «tradizionali» hanno raggiunto la zona della pista di pattinaggio su ghiaccio su un calesse trainato da un mulo. La serata ha visto la partecipazione di centinaia di persone. Poi, ad iniziare dalla mattina dell'Epifania, le prime partenze dei turisti verso le città.
«Abbiamo tenuto gli impianti sempre aperti, per tutto il periodo natalizio» ha spiegato Daniele Rossi, responsabile del locale Ufficio turistico «dalle 11 di mattina alle 15:30 del pomeriggio per offrire la possibilità di un pranzo al rifugio senza la fatica di una ulteriore passeggiata invernale. I siti dell'Ecomuseo visitabili gratuitamente hanno catturato come sempre l'interesse della gente che viene a visitare le antiche frazioni e le case contadine di un tempo, con i vecchi forni, il telaio, il lavatoio. L'Epifania è stata una serata per i bambini, per le famiglie, e il consuntivo turistico è molto positivo. La Valgeròla si conferma una stazione invernale costellata di paesi e borghi che sembrano “piccoli presepi”. La nostra cucina, rinomata, grazie alle specialità casearie, il formaggio Bitto: l'ambiente ancora molto naturale, e la montagna, bella e maestosa, hanno ribadito la bontà della nostra proposta ricettiva. In attesa della neve».
Ecomuseo della Valgeròla