Chiudo l’anno con ‘indice 2015’.
indice s. m. [dal lat. index –dicis, propr. ‘indicatore’, der. del tema di indicare ‘indicare’]. – 1. In senso generico ed etimologico (da cui si sviluppano tutti i significati particolari), qualsiasi cosa che serve a indicare. In origine usato anche come agg. –che indica, che serve ad indicare–; quindi, per antonomasia, indice o dito indice, il secondo dito della mano, tra il pollice e il medio, di notevole importanza per la sua autonomia di movimento rispetto alle altre dita: additare, mostrare con l’i.; puntare l’i. contro qualcuno, spesso come atto d’accusa (donde anche l’espressione i. accusatore); portare l’indice alle labbra, per chiedere il silenzio o raccomandare un segreto.
(Vocabolario della lingua italiana Treccani)
Il 27 luglio aprii la rubrica ‘Ordine di farfalla’ della sezione ‘Terra - madre’ in Tellusfolio.
Terminai il primo pezzo così:
Io narro1 la memoria2 storica3 grazie ad un albero4 nel vento.5
La redazione, che ringrazio molto caldamente per aver proposto a voi solo dopo aver letto molto attentamente quel che ho digitato, ha composto in tutto quaranta articoli, in indice per quattro pagine, a dieci per dieci.
Vogliamo rendere il tutto in sumero?:
dub-bi…bala
to go over the account (with –da- [immagine, nda])
(‘tablet’ + ‘its’ + ‘to pass through’).
Dunque, dub è la ‘tavoletta’ [il mio articolo singolo], -bi vale ‘ciò che sta nella tavoletta’ [ed ha sempre questo significato dopo ogni sillaba], -bala va letto ba-al, ‘anima alta’ secondo la regola di Lettura Circolare del Zumero. Questo significato di dub-bi toglie ogni dubbio: è un qualcosa espresso nella tavoletta [o nel mio articolo] e non è chiaro in chi legge.
Il mio ultimo articolo “Natale di vittoria su Plutone” lascia aperto il tema: come mai il pianeta Plutone sta come Neribu in una tavoletta mesopotamica? [lo vedremo nel 2016].
Allo stesso modo, l’it. sillaba, vien dal lat. syllaba, in grafi sum. syl-ba-la, ‘sole-anima-va oltre’, che leggo syl-ba-al come in:
(gis) bala (‘), bal
n., spindle; bar; turn; term of office; reign; job; rotating fund; annual contribution to the state; portion; ratio; hostility; enemies; changing (of products) [BALA archaic frequency].
v., to revolve; to take turns; to turn (over); to revolt; to uproot; to transgress; to change; to transfer, deliver (to someone: dative); to cross over; to pass through; to draw (water); to pour (as a libation; with –ta-); to turn around, go back (bala and in maru) (the presence of a –w or –la2 do not resume it, consistent with the following etymology: ba, ‘share’, + ila2, ‘to carry, deliver, bring, support’, where cf. the etymology of ila2).
Io vi propongo la mia etimologia di ‘indice’ con sumero:
in-di [ki-e nds]
path; way of life; shade (i3, ‘impersonal verbal conjugation prefix’, + 3rd person animate pronominal element + ‘to conduct oneself; to go’; cf., he(2)-en-du (-du); ki-in-du).
ki-e3.
exit (‘place’ + ‘to go out’).
In-di-ki-e = ‘sentiero di uscita’ capita ‘per indigitamentum’, ovvero nella modalità raccontata da Micol Perfigli, Indigitamenta. Divinità funzionali e Funzionalità divina nella Religione Romana, Edizioni ETS, Pisa, 2004, come risposta ‘divina’ nel mio studio dei nomi degli dèi, di-gir, in dingua, -lingua secondo Marcus Victorinus, di-in-gir, ‘divinità-entra-gira’. Di, appunto, sta per ‘divinità’ –ma è ignoto ad Halloran–, ki, per ‘terra’, kie grafo per lettura moderna –cie, ce.
Carlo Forin