Sabato , 16 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Spettacolo > In tutta libertà
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Gianfranco Cercone. “Le ricette della signora Toku” di Naomi Kawase: la saggezza nascosta nella marmellata
28 Dicembre 2015
 

Tra i kolossal più roboanti di Natale e tra le farse più grossolane, non deve passare inosservato un “piccolo” film giapponese – ma “piccolo” soltanto perché non si avvale di ingredienti spettacolari – che ha tra le sue principali qualità: la precisione, la nitidezza, il senso di verità, con cui sono dipinti sentimenti e caratteri.

Almeno per i primi due terzi, Le ricette della signora Toku ruota intorno a un ambiente dei più dimessi: un piccolo negozio, un bugigattolo, specializzato nella preparazione e nella vendita di certi tipici dolcetti. Lo gestisce senza entusiasmo, solo, un uomo di mezza età, che proprio per la sua aria eternamente scontenta, per i suoi modi scontrosi, è preso in giro da alcune vivaci studentesse liceali che sono solite fermarsi per uno spuntino nel suo locale.

Il giro di affari appare modesto, e tuttavia l’uomo sembra non farcela a gestirlo da solo. Ha pubblicato un annuncio alla ricerca di un aiutante. L’aspirante che gli si presenta è dei più improbabili: una signora anziana, elegante, dalla cortesia inappuntabile, che desidera quel lavoro con tanta trepidazione da essere disposta a prestare la propria opera sottocosto. L’uomo rifiuta bruscamente la sua offerta.

Ma si intuisce che nell’ostinazione con cui la donna si ripresenta al negozio, dona a quel gestore un campione della marmellata preparata da lei stessa, con cui si potrebbero farcire quei dolcetti e che si rivela squisita, si nasconde un mistero che ci sarà presto svelato. E che io stesso svelerò ai lettori, convinto come sono che il piacere nella visione di un film non deriva dalle piccole o grandi sorprese disseminate nel racconto, ma dalla qualità con cui sono rappresentati personaggi, ambienti e situazioni (qualità, in questo caso, assai alta).

La donna è malata di lebbra. Per questo le sue mani sono arrossate e deformi. E per questo è stata a lungo costretta a vivere, fin da giovanissima, in un ospizio per lebbrosi: per tutelare la vista dei sani, dai segni ripugnanti della malattia.

Il film contiene certo una denuncia contro il trattamento disumano che il Giappone, fino ad anni recenti, riservava a questa categoria di malati. E tuttavia la sua impostazione complessiva non è quella del film di denuncia. Insieme alla sconfinata amarezza che viene dall’esilio dalla società (e dalla propria stessa vita), il racconto ci propone, quasi scandalosamente, i risvolti positivi che comporta la rassegnazione a tale esilio.

Nella dedizione con cui la signora Toku prepara le sue marmellate, nella cura quasi fanatica con cui tratta gli ingredienti (i fagioli rossi, in particolare), nel rapimento con cui per strada osserva i ciliegi in fiore, o la sera, mentre l’oscurità invade il salone dell’ospizio, guarda incantata dalla finestra il mondo esterno; in questi momenti si percepisce, insieme alla stravaganza, all’esaltazione un po’ folle che è dei solitari e degli alienati, una sensibilità alle bellezze del mondo che sfuggono alla sguardo distratto, a volte sprezzante, dei sani.

Insomma: l’incontro tra la signora Toku e il pasticcere infelice – incontro che avrà una conclusione straziante, forse troppo insistita e prolungata – è portatore di un messaggio di saggezza, a suo modo religioso, destinato a ravvivare e a sconvolgere la vita di quell’uomo.

 

Gianfranco Cercone

(da Notizie Radicali, 21 dicembre 2015)


 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy