Foglietti volanti e parole semplici, e il grande albero all’ingresso centrale della stazione Termini si gonfia di desideri piccoli e grandi, di speranze e di attese. Nell’Anno Santo della Misericordia, col mondo che avvampa e la preoccupazione che avanza, determinando i ritmi di un’esistenza sempre più affannosa e precaria, il Natale con le sue tradizioni e la sua magia rappresenta ancora un momento di tregua, un piccolo respiro da cogliere al volo. E si apre l’animo liberando inquietudini e sogni. Babbo Natale il destinatario di tanti messaggi, che si spera troveranno accoglienza.
E fra tanti biglietti futili e simpatici, anche moltissime richieste di elementari necessità: un tetto, un amore sincero, una pronta guarigione, un posto di lavoro anche a tempo determinato, un esame da superare, una chiamata dalla ASL per una visita importante, gioia e felicità per tutti.
“Caro Babbo Natale. Per quest’anno siamo stati buoni, ci regali tanta pace e tanto amore?”.
“Caro Babbo Natale, fa che i miei bimbi siano sempre felici”.
E l’Albero si arricchisce di promesse, sotto lo sguardo divertito e commosso di tanti viaggiatori, per un momento distolti dalla fretta e dalla distrazione e forse portati a riflettere sui propri nascosti desideri. (Maria Lanciotti)