Giovedì , 14 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Sport e Montagna > Notizie e commenti
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Un aeroporto per D’Arrigo
© foto Angelo d’Arrigo official site – www.angelodarrigo.com
© foto Angelo d’Arrigo official site – www.angelodarrigo.com 
17 Novembre 2006
 
Dopo la scomparsa del pilota di deltaplano Angelo D’Arrigo, nacque la proposta di intitolare al campione l’aeroporto di Catania, terra che gli diede i natali 44 anni prima. Nei fatti la procedura sembra arrivata a buon punto, grazie anche all’appoggio di numerosi enti ed associazioni, pubblici e privati. Oltre a quelli siciliani, come il Consiglio degli ordini dei professionisti di Catania e l'associazione degli Industriali, non sono mancati altri nazionali ed internazionali, quali le ambasciate di Perù ed Inghilterra, associazioni umanitarie come l’AIDO, culturali e sportive.
Angelo D’Arrigo è passato alla storia del volo libero per imprese al limite dell’estremo, come il volo sull’Everest nel maggio del 2004, o quello in Aconcagua, la vetta regina della Cordigliera delle Ande, lo scorso capodanno, ed anche per l’interesse al volo dei rapaci.
Per seguire le loro migrazioni si spinse fino nel Sahara, attraversò il canale di Sicilia, volò dalla Siberia fino al mar Caspio e salì sulle montagne più alte del pianeta. Il tutto in deltaplano, con decollo al traino di un ultraleggero per poi planare in condizioni spesso al di sotto dei 40 gradi e venti sostenuti.
Per sfidare tali limiti, non esitò a coinvolgere strutture tecnologicamente avanzate quali il Centro Sperimentale Volo dell'Aeronautica Militare ed il Centro Ricerche Fiat-Elasis, dove ebbe modo di sperimentare a terra le condizioni che avrebbe trovato in volo.
Meno note sono altre imprese, quelle umanitarie, dove non serve un deltaplano, ma lo stesso grande cuore dei voli d’alta quota. D’Arrigo si è prodigato a sostegno di bambini del Tibet e sudamericani, quelli che aveva conosciuto durante I suoi viaggi, quelli che probabilmente avranno manifestato stupore di fronte all’uomo volante ed al suo insolito mezzo, un deltaplano di tela, senza motore.
 
Gustavo Vitali

Ufficio Stampa FIVL - Federazione Italiana Volo Libero


Articoli correlati

 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy