«Si tratta di un'elezione pienamente meritata, che Elisabetta Zamparutti merita per il suo impegno più che decennale su questo fronte. Ed è stata una candidatura molto ben sostenuta dal governo italiano: tanto dal ministro della Giustizia Orlando che dal ministro degli Esteri Gentiloni. Questo è un dato molto positivo che apre altri scenari di lavoro e di impegno», così Emma Bonino a Radio Radicale, a commento dell'elezione il 7 ottobre scorso di Elisabetta Zamparutti, tesoriere dell'associazione Nessuno Tocchi Caino, alla carica di rappresentante italiana nel Comitato per la Prevenzione della Tortura nel Consiglio d'Europa. «La sua candidatura non era estemporanea» ha sottolineato Bonino «perché si basa su un lavoro effettuato da lei personalmente, dall'associazione Nessuno Tocchi Caino e dai Radicali in tutti questi anni. E in questo senso mi pare che il governo ne abbia avuto piena consapevolezza, sostenendola».
Anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei Sandro Gozi ha sottolineato come la decisione del governo di sostenere Elisabetta Zamparutti sia stata giusta: «Trentadue voti su quarantesette a suo favore indicano chiaramente quanto sia stata giusta la scelta del governo e quanto merito avesse la candidatura di Elisabetta Zamparutti. Credo che le delegazioni abbiano sicuramente premiato il suo impegno civico, il suo impegno politico e il suo impegno riconosciuto a livello internazionale con Nessuno Tocchi Caino».
«Tengo a ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a che la mia candidatura andasse a buon fine», ha detto a Radio Radicale la stessa Zamparutti. «In particolare il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e quello della Giustizia Andrea Orlando, il sottosegretario Sandro Gozi nonché l'ambasciatore italiano al Consiglio d'Europa a Strasburgo Mauel Jacoangeli. Li ringrazio perché mi hanno sostenuta fino infondo, esprimendo così un atto di stima e di fiducia nei miei confronti ma, a ben vedere, nei confronti di una storia e delle persone che hanno contribuito a scriverla. È la storia del Partito Radicale, un luogo che dà costantemente opportunità di crescita alle persone, perché esprimano il meglio di sé, tanto all'interno che al di fuori delle istituzioni».
Nessuno Tocchi Caino
(da RadicalNonviolentNews #87, 15 ottobre 2015)