Ho avuto il piacere di chiacchierare con Gian Mario Villalta della sua carriera di “poligrafo” (poeta, narratore, saggista… e ancora insegnante, editor, presidente di uno dei più prestigiosi festival letterari italiani: “Pordenonelegge”), di libri e delle Venezie, di editoria e poesia, nonché di scuola e social network per la nuova collana di Saecula “Di storie in Storia. Nessuno testimonia per il testimone”, all’interno de “La vita nel tempo”.
Una collana di dialoghi con scrittori e storici, disposti a svelarsi. Nel racconto. Per stare-nelle-cose, attraversandole, piuttosto che a fronte di esse.
Un percorso – quello d’ogni singolo testo, come dell’intero progetto – che segue non tanto piste cronologiche prefissate o dogmi, ma che raccorda fili tematici, ramificandosi in molteplici ambiti, alla larga da etichette letterarie, periodizzazioni forzate. Scontornando, così, gli accadimenti, senza esserne prigionieri. Cercando di evitare la scorciatoia dell’analisi bibliografica, delle singole trame o del peculiare personaggio, risalendo invece alla consapevolezza storica – e non solo – dell’intervistato e al suo cammino di studi, contestualizzato nel tempo, suo come dei lettori.
Per una necessità, umana mai come oggi: il confronto. (Alberto Carollo)
L'altro titolo che inaugura la collana è:
Dialogo con Enrico Palandri di Alberto della Rovere