occhi aperti non videro
e ciò che videro
un’ombra rimosse
goccia a goccia
trapassando affanno
e labirinti
e fuggevole mondo
là… dove notte s’assottiglia
s’ergono sillabe
a mulinello di parole
e torna l’oscuro nascosto
nel breve trasalire di fiamma
torna nei giorni inviolati
torna nelle voci di note
onirico spartito
musica dell’anima
che ognora
canta una favola.
Giuseppina Rando