26 Settembre 2015
Continuo a sostenere che non basta che le religioni instillino negli animi mitezza. Questo è già un gran bene. Ma anche le religioni cadono nel giustificare le armi come mezzo estremo di difesa. Si sa che questo diritto viene quasi sempre abusato per offendere a fini politici, territoriali, economici. In realtà, il diritto-dovere di difesa armata come extrema ratio, è oggi completamente fallito. La distruttività è arrivata al massimo, è totale, e può scattare ad ogni istante. Le armi non difendono più. Sono pura follia anti-umana. Le religioni devono capire che tocca a loro, tutte, scoprire le realtà storiche di difesa senza armi, che sono possibili quando i popoli prendono coscienza della loro forza nonviolenta verso i poteri ingiusti. Le religioni sono ancora troppo rassegnate ad un realismo disastroso e minaccioso per tutta l'umanità. Cultura e movimenti anti-armi-omicide ci sono, hanno esperienze, hanno progetti seri, che rispondono al meglio delle aspirazioni religiose: una vita insieme senza offesa e dolore inflitto. Il male c'è ma le religioni devono sapere e insegnare che ci sono forze umane e divine per combatterlo senza duplicarlo. Lo sanno, ma non sviluppano ancora abbastanza in termini di vita sociale questa coscienza e impegno. È un ritardo grave, quando non è complicità.
Enrico Peyretti |