Da tempo sostengo che dovremmo tornare alla poesia, la regina delle nostre lettere, colei che contiene tutta la nostra tradizione. Il problema di un editore è che in questo periodo storico non vende. Per questo al Foglio Letterario facciamo libri di poesia e li regaliamo in e-book, scaricabili gratuitamente su Amazon. Non solo, ci mettiamo a fare lavori poetici di traduzione: Il peso di un'isola di Virgilio Piñera, La patria è un'arancia di Félix Luis Viera... e molti altri, per non guadagnarci niente, solo per fare cultura. A volte proviamo a vendere poesia, ma l'insuccesso è garantito, ché nessuno la compra. Peccato.
Giuseppe Iannozzi ci soprende perché percorre la nostra stessa strada e lo fa con un e-book autoprodotto intitolato Fiore di passione, 208 pagine telematiche che contengono un florilegio del suo corpus poetico amoroso, il meglio del meglio di quanto è andato componendo in anni di onesto servizio letterario. Conosciamo Iannozzi come sagace critico – animatore culturale di un seguito blog – e abile narratore, autore di romanzi originali come Angeli caduti, L'ultimo segreto di Nietzsche, La lebbra, La cattiva strada e persino di racconti di matrice bukowskiana, che poco hanno a che vedere con la lirica amorosa. La poesia erotica di Iannozzi è introdotta da una suggestiva copertina, un olio su tela di Mariarosa Marchini intitolato Fanciulla in amore, ideale per dare il via a una serie di composizioni di matrice classica nelle quali l'autore non disdegna l'utilizzo di licenze ottocentesche come alma (anima) e perigli (pericoli). Prose poetiche (Occhi di zaffiro, Vite parallele...) e liriche composte ricorrendo al verso libero, moderne ma non troppo, ché l'impianto è ottocentesco, decadente, crepuscolare, tanto da ricordare Gozzano e Corazzini, sentimentale senza scadere nel retorico e nel sentimentalismo. Leggiamo qualche verso per rendercene conto con i nostri occhi.
Il più bel bacio me l’hai dato tu
tra l’infinito e il cielo blu
là dove placido scorre il fiume
La bocca tua l’alma mia ha divorato
veloce gettandola
in un dolce panico – affannato –
per subito trarla in salvo
con gli occhi giurandomi
che mai sarebbe finita la magia.
Una raccolta compiuta che rappresenta un unicum nell'opera letteraria di un intellettuale completo, vivace e controcorrente, scritta per indagare il sentimento amoroso in tutte le sue forme e rappresentazioni, in senso leopardiano, come un sentimento assoluto. Iannozzi parla di desiderio, bellezza, gioco erotico, fantasia, passione, sensualità, carnalità, spiritualità. Perché l'amore è amore, come dicono i versi di una canzone, pure lei un po' poesia, in fondo. Leggiamo ancora un significativo estratto.
Piano volteggia sulle pianure
sotto lo stormire degl’alberi
una sì tanto strana creatura
che anche a fissarla bene sfugge
e quasi all’occhio non par vera;
le ali il vento gliele riempie
tra bianche nuvole e azzurro;
con l’indice m’indichi il volo,
e tosto ti dimostro ch’è Chimera
che sugl’Oglio, solitaria a Dio,
ha dell’angelo smesso i panni
per tentare a Isola la fortuna
Non si nasconde dietro i sentimenti, il nostro Iannozzi. E parla d'amore. Perché solo chi non ha mai scritto lettere d'amore fa veramente ridere. E lui, proprio come Pessoa, ha il coraggio di scriverle.
Gordiano Lupi
Giuseppe Iannozzi, Fiore di passione
Lulu, pp. 208, e-Book € 4,00, cartaceo Hardcover € 22,66
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