Andrea Nascimbeni. Ferrara rara di Carlo Bassi Con il video della presentazione
23 Settembre 2015
Carlo Bassi
Ferrara rara
Perché Ferrara è bella
Archivio Cattaneo, 2015, € 25,00
Écrire: tracer un cercle à
l’interieur duquel viendrait
s’inscrire le dehors de tout cercle…
Maurice Blanchot
Che Ferrara fosse bella, Carlo Bassi ce l’ha sempre detto! Nei molteplici frammenti di un discorso amoroso - per dirla con Roland Barthes – Carlo non perde occasione per magnificare la città dalle cento meraviglie, in cui è nato 92 anni or sono e nella quale ritorna appena può, con la purezza d’animo di fanciullo, con l’incanto di chi contempla, ma con lo sguardo acuto e sapiente dell’urbanista. Occhio e cuore, sempre nuovi, consentono a Carlo questa nuova impresa: «misurare – sono parole sue – il fascino persistente che segna quella che per me è sempre una mitica realtà urbana, dopo tante vicende e tante sofferenze, anche recenti che gli occhi che guardano purtroppo testimoniano».
Lungi dal pensare Ferrara immobile, chiusa nella sua storia, silenziosa e altera, orgogliosa dei grandi vi hanno vissuto, porta il Nostro a credere e professare che essa è viva. Che ci si muova nel castrum, nell’addizione di Ercole o in quella di Ciro Contini; che ci si trovi immersi nella sacralità metafisica di via Campofranco, in cui la presenza della figura umana non reca turbamento né distrugge l’aura mistica delle voci angeliche delle Clarisse del Corpus Domini; che ci si perda nelle sue strade, come ci si smarrisce in una foresta, avvolti in quella «bruma luminosa che a Ferrara fascia, ingloba»: poco importa. Si tratta di un vedere col cuore in cui Carlo è maestro insuperabile. Sono emozioni che affiorano sempre, in una trama che permea una vita intera e che la lontananza sublima in una dimensione poetica.
Ma Ferrara non è solo BELLA ma anche RARA. Questa accentuazione sull’aspetto della rarità, corollario già noto agli antichi (omnia praeclara rara, tutto ciò che è prezioso è raro), sposta l’asse semantico e svela ciò che molti sanno ma pochi dicono: suggestioni e tensioni di fronte a ad un unicum che coniuga in modo mirabile esterni ed interni e al quale non ci si accosta se non con ‘intelletto d’amore’.
Se INTELLETTO contiene LETTO e CONTABILITÀ rimanda ad ABILITÀ, come diceva Jean Starobinski in Le parole sotto le parole, Carlo Bassi argomenta che a FERRARA «l’aggettivo RARA si addice perfettamente».
E a noi, affascinati da queste visioni, non resta che acconsentire.