Enrico Marco Cipollini
Analisi dei Rapports cabanisiani
Antropolgia filosofica
Litho Commerciale, 2015, pp. 184, € 20,00
In un’ottica dedita alla fugacità alimentata da un desiderio vorace di consumismo, l’umano cammino appare inghiottito in un sistema sociale e vitale alienante e apatico, avvinghiato al declino in corsa verso uno sviluppo disordinato senza più la consapevolezza dell’importanza dello studio del pensiero epistemologico nella sua storicità.
Questo rivendica il bellissimo saggio di antropologia filosofica di Enrico Marco Cipollini sui Rapports du physique e du moral de l’homme di Pierre Jean Georges Cabanis, medico e fisiologo francese del XVIII secolo, padre della neurofisiologia moderna.
Lo studio di questa pietra miliare nella storia della filosofia è di sconvolgente attualità per l’attenta analisi dei vari aspetti dei fenomeni psico-fisiologici unitari dell’individuo, sottolineando l’importanza dell’inappercepito, dell’inconscio e dell’istinto nella nascita evolutiva del pensiero e dell’agire umano.
Cabanis è definito il padre del “nuovo trattato delle sensazioni”, dove la vitalità interiore dell’uomo viene scandagliata con metodo scientifico e considerato un’organizzazione perfetta di corpo e mente autonomo e concreto, mai disgiunto dall’ambiente e dall’educazione. A lui si devono brillanti intuizioni sull’affascinante mondo della mente umana e del suo delicato equilibrio di desideri, conflitti interiori, disordini di giudizio e di volontà, sensazioni, impressioni, appetiti istintuali, disturbi sensitivi e tanto altro. Un delicato trattato sulle patologie, sulle forme di demenza o turbe maniacali, disturbi della sfera sessuale, delirio e follia che anticipa e prepara il terreno alla nuova disciplina medica somatico-naturalista del XIX secolo per una visione antropologica globale, omnicomprensiva fino a toccare temi che diverranno la base della psicologia moderna.
A Cabanis si deve un nuovo modello d’interpretazione dell’uomo nella sua unitarietà corpo e mente e della nascita della vita tramite l’osservazione scientifica di dati e fenomeni naturali. È l’inizio di una nuova era scientifica: la biochimica legata alla neurofisiologia. Attualissimo il saggio termina con una considerazione dell’autore che recupera il pensiero di Locke e le forme di Kant: l’uomo va rispettato nel suo diritto ad essere autonomo e messo nella condizione di esprimere le sue potenzialità, a disporre delle proprie facoltà (il lavoro umano non solo come sostentamento), al diritto all’integrità fisica e mentale perché la vita sia interpretata come merita nella sua sacralità e nella sua interezza.
Rosaria Chiariello