Prima esecuzione mondiale: Lugano, Auditorio RSI, 23 sett.2005
Prime esecuzione italiana: Milano, Chiesa di S.Maurizio, 30 sett.2005 (nell’ambito del ciclo Musica e poesia a San Maurizio)
Si tratta di un progetto del tutto innovativo, almeno nel nostro panorama culturale. Il compositore svizzero Francesco Hoch (1943) ha messo in musica alcune poesie italiane del XX secolo, da Marinetti ai nostri giorni, dando vita a una rappresentazione che ha visto prodursi sulla scena cantanti, strumentisti e due voci recitanti (quelle di Ivana Monti e Claudio Moneta). PERCORSO NOVECENTO nasce dall’idea di elaborare più sguardi su uno stesso testo poetico. Si va dalla semplice lettura alla sua realizzazione musicale, a sua volta articolata in due momenti: una versione per voci e una puramente strumentale, dove il suono reinterpreta completamente il testo poetico. Un ulteriore sguardo illustra, mediante un commento in prosa, le ragioni delle scelte del compositore. Lettura, commento, musicazione e brano strumentale si alternano in varie maniere per ogni autore. Dalle dichiarazioni di Hoch rileviamo che “le due storie, quella dell’attività del compositore e quella scelta per la poesia italiana s’intersecano, e l’eterogeneità di quel percorso riflette la storia di un’esperienza musicale variegata proprio perché quest’ultima è stata presa come fondamento soggettivo per individuare quel filo particolare della storia poetica”.
Veniamo ora agli autori prescelti, che documentano le preferenze del compositore. Sono, nell’ordine: Marinetti, Corazzini, Montale, Ungaretti, Quasimodo, Pasolini, Zanzotto, Sanguineti e Balestrini. Ognuno di loro, per Hoch, rappresenta un faro che con colore diverso illumina la modernità. Il Percorso si conclude con un omaggio ai poeti amici della Svizzera italiana: Roberto Bernasconi, Massimo Daviddi, Luciano Gatti, Gilberto Isella, Alberto Nessi, Gabriele Quadri e Antonio Rossi.
La plaquette Percorso novecento realizza un’efficace sintesi grafico-musicale del lavoro (ed. alla chiara fonte, Lugano, 2004).