Durante lo sviluppo di Ordine di farfalla, iniziato il 27 luglio 2015, è risorto il sito scracciato, in gennaio, dal Daesh: Agor@ magazine, dove ho proseguito l’analisi specifica di -ordine, ordo, urdu- per sette passi.
Sapete, molto probabilmente, che l’acronimo arabo Daesh (Is, Isis) nasconde i seguaci del Califfato islamico, convinti dall’ottava sura del Corano a tagliare la testa agli infedeli: “Getterò il terrore nel cuore dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo (…) Non siete voi che li avete uccisi: è Allah che li ha uccisi” (Corano 8, 12-17), da Il Corano spiegato da Magdi Cristiano Allam, pubblicato da il Giornale distribuito in edicola edito da Biblioteca delle libertà.
Allah è uno dei più antichi nomi di Dio, venerato prima di Maometto da Ebrei e Cristiani, tuttora venerato dai Cristiani copti. A mio parere, Allah è fonte di ‘farfalla’, har hallah, ‘Dio crea’ con denominazione safaitica, Hallah. Dio crea anche gli stupidi, ma sta con la maggioranza che lo prega in pace.
“L’ordine dei nomi degli dèi” mi ha fatto elaborare l’archeologia del linguaggio, che potete esplorare su ArcheoMedia.
Il mio scopo è quello di incoraggiare altri a praticarlo. Che io non rimanga prigioniero di uruburu, il serpente che si morde la coda, che la redazione di Tellusfolio ha effigiato in “Mantua me fecit Calabri rapuere”.
Publius Vergilius Maro fu etrusco e sacerdote di Saturno, sater, in etrusco, una divinità doppia, tar.gallu, kak.shidis…
L’etnico degli Etruschi fu Rashna, ‘generazione (na) di sole-luna (rash)’. An-sh-ar, cielo-luna-sole, è nei Massi Incisi di Yazilikaya, un corteo di 63 dèi, con ai passi 42-43-44 il dio tempo teshup (fonte di tempus in te.em.push vel te.me.shup/te.me.sh.ub, ‘connetto (te) la parola creativa (me) di luna.cielo’, la dea He.pa.tu, ‘Spirito (tu) territorio (pa) del Cielo-Aldilà (he)’, ed il figlio dei due Sharruma. L’imperatrice Puduhepa fece incidere questo corteo rimasta vedova del marito Hattusilis III, imperatore illegale degli Ittiti, facendo uso del potere della sovrintendenza alle opere di culto.
Hattusilis non aveva titolo per diventare imperatore perché primogenito. La costituzione ittita dava il primogenito dell’imperatore agli Dèi, ed il secondogenito al Regno. Suo fratello Muwatallis fu il secondogenito, regnò e rimase famoso per aver condotto gli Ittiti nella battaglia di Qadesh contro il faraone Ramses II. Uri Teshup, suo figlio, era titolato a regnare, ma non regnò.
Il dio Shar-ruma, ‘luna.sole -sacro.genera-generato’ contiene il nome Ruma, l’etrusco di Roma, ed è il reciproco di Maru, vel Maro il cognomen sacerdotale di Virgilio.
Maru è anche l’accidente che riassume la confusione linguistica dei sumerologi, dai quali dissento. Dissento perché l’archetipo antico, come appresi dai Saturnalia di Macrobio, è il DA DUE UNO, ovvero Saturno è una divinità doppia.
Liber et alma Ceres, che introduce le Georgiche di Virgilio, è Saturno. La Saturnia Juno, che introduce l’Eneide, è il lato femminile di Saturno, mentre Giove è il lato maschile.
Sospendo e vi invito ad interrogarmi.
Carlo Forin