Lo scorso 6 luglio, dopo la lotta estenuante e vigorosa contro la malattia, è morto lo scrittore e giornalista Luca Rastello. Una vita trascorsa tra le parole, tra le redazioni di Repubblica, L'Indice, Linea d'Ombra, Lo Straniero, parole che però mai rimanevano fini a se stesse, ma che si coniugavano con il suo attivismo nelle zone di guerra, attento osservatore dei paesi dell'est, e della sua conoscenza degli intrecci tra guerre ed economie criminali. Tra i suoi libri, tutti da ricordare ed emblema di uno scrittore vero che resterà allo scorrere del tempo, sicuramente bisogna citare Piove all'insù, meraviglioso romanzo, e l'ultimo libro I buoni, libro feroce, mosso dal coraggio della sincerità, esempio di una capacità di scrivere non comune.
La Domenica di oggi vuole essere un tentativo di ricordare lo scrittore torinese attraverso le parole di chi l'ha conosciuto o solo incrociato:
- “La voce libera di Luca Rastello” di Goffredo Fofi su Internazionale.
- “Un coraggio da fantascienza. Ricordo di Luca Rastello” di Andrea Cortellessa su Le parole e le cose.
- “Per Luca Rastello” di Daniele Giglioli su Le parole e le cose.
- “Leggete Luca Rastello” di Adriano Sofferenza su minimaetmoralia.
- “Addio a Luca Rastello” di Giuliano Battiston su Il Manifesto.
- “Luca Rastello. Tristram è vivo” di Nicole Janigo su doppiozero.
- “In ricordo di Luca Rastello”, della redazione dell'Indice dei libri del mese.
- L'incipit del suo ultimo libro I buoni.
Matteo Moca