Ho avuto i primi contatti con Veronica Talassi (foto) la scorsa estate, quando stavo cercando degli attori per l’iniziativa “Arte en plein air” e, subito sentita telefonicamente, si era offerta di venire da Monza gratuitamente per partecipare alla nostra iniziativa. Non ci siamo conosciute in quell’occasione perché per quell’evento ci siamo poi organizzati in altro modo, ma qualche settimana fa quando ho ricevuto l’invito della Biblioteca civica di Morbegno e il suo per la presentazione della sua prima raccolta di poesia dal titolo Poetica, edita da Albatros. Le ho immediatamente proposto un’intervista per la “Bottega letteraria”, per poterla conoscere meglio, in quanto tra le altre cose, ha aperto il Rollin’ Theatre School a Morbegno, con il patrocino dell’Amministrazione comunale della città del Bitto.
– Autrice, attrice, docente di recitazione, arte-terapeuta e regista teatrale. Come riesce a conciliare tutte queste attività?
Bella domanda!... Innanzitutto grazie alla passione, e ad una sorta di necessità interiore. Fin da piccola ho mostrato di possedere talenti in diversi settori artistici, dalla musica al canto alla pittura alla recitazione alla scrittura... Ed è stato naturale, oltre che affascinante e complesso, organizzare la mia vita in modo che questi talenti potessero svilupparsi, fondersi, e incanalarsi in attività concrete. Diventare un sogno prioritario, ma nello stesso tempo rimanere “vita”, vita reale, famiglia compresa. Diventare lavoro e terapia, sia per me stessa che per gli altri. Dato che l'arte, a mio parere, non è tale, se non aiuta il benessere della persona.
– Da quanto tempo coltiva la scrittura poetica? Com’è nata questa passione?
Dalla tenera età di sette anni, si può dire da quando tenni in mano una penna per la prima volta: pensieri messi su carta, brevi racconti, poesie... Da allora ho un rapporto con la scrittura quotidiano, anzi: orario. Mi hanno aiutato probabilmente sia i contatti con i miei parenti, fra musicisti e scrittori, sia gli studi artistici, dal Liceo all'Accademia. Ho sempre avuto una visione... a colori della realtà. Una realtà fatta di suoni, voci, poesia.
– Di recente ha presentato il suo libro Poetica presso la Biblioteca Civica di Morbegno. È la sua prima pubblicazione?
No. Ho già pubblicato testi drammaturgici, vincendo anche premi di teatro e soggetto cinematografico. Però Poetica è la mia prima raccolta di poesie e questo è il mio primo contratto con la casa editrice Albatros – gruppo PDE Feltrinelli.
– Di cosa “parla” in questa raccolta?
Come dice Benigni, per fare poesia una sola cosa è necessaria: Tutto.
In particolare, questo libro parla dell'essere donne, e parla d’amore: lo fa in maniera molto femminile, un amore panteista, assoluto, in grado di abbracciare l’intero universo, di accogliere, di perdonare, di superare ogni ostacolo, di essere madri, amiche, amanti; quell’amore che ci fa provare il più piccolo sobbalzo del cuore, che è la tenerezza, oppure la paura, la speranza, fino al cuore in corsa, all'innamoramento. Per innamorarsi anche di se stessi!
Attraverso la poesia racconto chi sono, la mia 'fenice' interiore, il mio risorgere dalle ceneri sempre con un nuovo piumaggio e nuovi voli da provare, orizzonti da conquistare. Nello stesso tempo, però, proprio come mi scrivono i miei lettori, parlo al cuore di tutti. Alla parte sensibile, profonda che accomuna ognuno di noi in quanto persone, scintille divine. Una delle mie poesie, ad esempio, si chiude con questi versi: «...io non so di te, non ti conosco, mia farfalla viola, mio cuore-minuetto, mia dolce, dolce stella misteriosa. Eppure ti sento dentro l'anima: ti ascolto».
– Come è nata l’idea di aprire “Rolling Theatre School & Events” proprio a Morbegno?
È un'idea nata per caso, durante l'estate estremamente piovosa del 2014 quando mi trovavo nella mia baita a Valle di Morbegno. Sono scesa in biblioteca dove ho conosciuto una persona splendida, il direttore Alberto Benini, e subito dopo l'assessore Claudio D'agata, Annalisa Perlini e il sindaco Andrea Ruggeri. Il lunedì successivo ho incontrato altre due persone fantastiche che sarebbero diventati i miei soci fondatori, Luca Bertolini di Morbegno e Flaminio Giuseppe Perez, di Torino. Arriviamo da esperienze teatrali molto diverse fra loro e per questo complementari. Io vengo dal teatro classico e di 'voce', dai laboratori scolastici, dalla drammaturgia; loro dal teatro fisico, contemporaneo e sperimentale. È nato subito un grande feeling fra noi. Abbiamo capito di avere la stessa necessità e determinazione, e abbiamo discusso approfonditamente su quanto vi fosse urgenza di un progetto culturale innovativo, di valore e di ampio respiro in questo territorio.
– Di cosa si tratta di preciso?
Il Rolling è un'entità artistica che si propone innanzitutto come Scuola di Teatro. Abbiamo aperto il 20 settembre 2014 grazie al patrocino del Comune di Morbegno, con sede presso l'ex Pretura in centro. Al momento abbiamo un Corso di Primo Anno Accademico Adulti, organizziamo seminari teatrali aperti a tutti, conferenze, eventi ludici e artistici sul territorio, per valorizzarne anche i monumenti e la bellezza. Stiamo aprendo dei nuovi corsi di disegno, benessere della persona, public speaking, rilassamento e evoluzione personale.
– A chi si rivolgono i corsi che vengono tenuti e quali opportunità offrono a chi li frequenta?
Si rivolgono a tutti, persone di qualsiasi età, attività ed estrazione sociale. Dai bambini ai ragazzi e agli adulti. Dalle famiglie ai liberi professionisti, agli appassionati di scrittura e poesia, a coloro che vogliono imparare ad esprimersi in maniera divertente, rigenerante e rilassante, in un clima sereno, famigliare, dove per noi la cura della persona è l'aspetto più importante! I nostri corsi offrono qualità, a costi contenuti, e una docenza spesso condivisa fra almeno due esperti. Inoltre, ci stiamo muovendo per ottenere: gli attestati di frequenza convalidati dalla Regione Lombardia, i crediti scolastici per gli allievi delle scuole superiori, e il riconoscimento dei Corsi di Aggiornamento Docenti che proporremo il prossimo anno scolastico.
– Quali sono i suoi progetti imminenti?
Con il Rolling abbiamo importanti progetti di rete sul territorio e l'organizzazione di un festival di arti varie a Morbegno e Valtellina (26-27-28 giugno). Personalmente, proseguo con Albatros la promozione del mio libro in Italia. Parteciperò anche al festival internazionale di poesia 'Parola nel mondo'. Intanto, porto in tournée uno spettacolo musicale che ho in repertorio da tre anni, intitolato Sirio, la nave e la stella. È l'emozionante storia vera di un Titanic italiano dimenticato da tutti. Ne sono regista, autrice e interprete, con la collaborazione del trio Klezmer Dadaiko. Spero di rappresentarlo presto anche qui, in Valtellina.
– Vuole aggiungere qualcosa?
Certo, di contattarmi. Sia attraverso il Rolling, per poter accedere alla grande e variegata quantità di offerte che proponiamo, chiedendo info a rollingtheatre@gmail.com o cercandoci su Facebook. Oppure, personalmente, scrivendo a veronica.talassi@gmail.com. Circa Poetica, potete richiederne una copia con dedica direttamente a me, oppure acquistarlo via web su Albatros.
Veronica Talassi è regista teatrale, attrice, autrice ed arteterapeuta. Dopo la laurea in Storia dello Spettacolo, ha iniziato la carriera teatrale, frequentando seminari anche con Giorgio Strehler e Giulia Varley. È stata una delle prime docenti di recitazione nelle scuole italiane, curatrice di progetti-giovani internazionali e ha insegnato all'Accademia della Scala di Milano. Ha messo in scena centinaia di spettacoli classici, contemporanei, reading, musicals ed opere sue. Ha vinto premi nazionali di drammaturgia e soggetto cinematografico.
Paola Mara De Maestri
(dalla “Bottega letteraria” n. 69 – 'l Gazetin, aprile 2015)