«Noi nelle scuole abbiamo ancore le aule! Le aule! Le aule! Andate a vedere le scuole in Norvegia, in Olanda, in Danimarca, in Germania, non ci sono più le aule! Ci sono spazi aperti, dove non c’è più neanche il libro, c’è l’iPad…»: queste frasi di Beppe Grillo (del 22 giugno 2015) sono state citate a destra e a manca nei giorni successivi.
È chiaro, si tratta di un attacco diffamante ad orologeria ordito da zombies che usano la macchina del fango contro gli unici veri difensori del popolo italiano, gli M5s e il loro leader maximo. Perché prima di giudicare il passo riportato dovreste contestualizzarlo e leggere tutto il discorso – e se poi ancora non siete d’accordo vuol dire che vi paga Rothschild.
Comunque, ecco qui quel che i media di stato servi dei massoni e dei rettiliani non vi hanno detto, ecco il testo mancante!
«Spazi aperti, capito, in mezzo alla natura con il tuo tablet e lo smartphone alimentati da una quercia! Al massimo ti casca in testa qualche “schitto” di uccellino (poi ti lavi con la biowashball, non c’è problema), non l’intero soffitto come ad Ostuni! In Norvegia, in Olanda, in Danimarca, in Germania, i soffitti delle scuole non possono cadere, perché non ci sono aule e quindi non ci sono soffitti! Semplicissimo, certo, ma dove mettiamo BigPharma, la lobby dei cerottari e quella degli ingessatori che guadagnano miliardi riparandoci i bambini smazzoccati dal crollo dei soffitti, eh? Eh?!
Noi abbiamo ancora l’ingerenza dello stato nelle scuole! Lo stato! Ci sono scuole “statali”, è una vergogna, fanno il lavaggio del cervello ai nostri figli, buttano via i nostri soldi, scuole che non servono a un cazzo! E allora? E allora basta con i finanziamenti pubblici, me-ri-to-cra-zia, metti le scuole sul mercato, se si guadagnano uno sponsor bene, se no vaffancuuuloooo!
Noi nelle scuole abbiamo ancora gli insegnanti! Gli insegnanti! E’ pazzesco! Qua il primo che passa con una laurea può avere in mano i nostri figli, indottrinarli, omosessualizzarli con il gender, ibridarli con gli immigrati rumeni! In Norvegia, in Olanda, in Danimarca, in Germania, non ci sono più gli insegnanti. I ragazzi partecipano invece a consultazioni online, tipo: cosa vuoi imparare oggi fra queste tre offerte? Scienza – Scie chimiche; Educazione civica – Cosa faresti con la Boldrini in macchina; Economia: Signoraggio fruttariano sostenibile. (Italiano? No, l’Italiano no, in Italia non lo parla più nessuno, non fa rete e non è previsto nelle profezie di Casaleggio.) Gli studenti votano, capito, scelgono! Uno vale uno! Poi decide lo sponsor della scuola, proprietario del marchio.
Noi nelle scuole abbiamo ancora i bidelli! Non so se rendo l’idea! I bidelli! Controllati dai poteri forti, sindacalizzati, indemoniati, avidissimi! Andate a vedere le scuole in Norvegia, in Olanda, in Danimarca, in Germania, non ci sono più i bidelli, ci sono servomeccanismi replicabili con stampante 3D, connessi ad internet, che fanno tutto e funzionano con tutto! Li alimenti con acqua diamante, aceto di mele, sangue di sindacalisti, e addio Bilderberg, vaffancuuuloooo!»
Maria G. Di Rienzo
(da Lunanuvola's Blog, 4 luglio 2015)