Giuseppina Rando è stata premiata con Segnalazione alla XXIX edizione del Premio “Lorenzo Montano”. I risultati per la sezione 'Prosa inedita' sono stati annunciati ieri sul sito della rivista Anterem dove faranno seguito, nei prossimi giorni, quelli delle restanti sezioni. Tellusfolio è lieta di riportare qui la prosa poetica di Giuseppina, collaboratrice della rivistaWeb ben nota ai lettori, unitamente ai nominativi di tutti i premiati. A seguire, la nota a margine di P. Garofalo.
Le premiazioni di segnalati, finalisti e vincitori avverranno a Verona il 7 e il 14 novembre p.v.
Vuoto
S’intersecano nei solchi della tela le linee interne del quadro
provengono dalla fessura della porta.
Ciò che è rappresentato è assente.
Più in là la scodella di rame del viandante -di tanto in tanto-
brilla nelle sillabe disperse lungo la via -fra notte e notte-
Sulle foglie oscillare di visioni molteplici forme s’inseguono
nella brezza che spazza frammenti di fatica.
Sul volto rugoso dello straniero si nascondono i segreti
che già un tempo furono le parole del Re da tempo immemorabile
assente.
Vuoto il posto costruito come il precario muro della certezza
sullo svanire di farfuglii bigi. Sovrasta l’ombra del ritmo
che regola la terra semisepolta da parvenze mute inerti, potenti.
I loro nomi non dicono, disperdono.
Nulla si aspetta l’errante. Conosce la propria appartenenza al niente.
Ciò che è rappresentato è assente, attraversato da ombre fugaci.
Sullo sfondo della tela fluiscono da alberi scorticati -come fosse sorgente-
buchi neri - crani rovesciati - macchine assordanti in cerca di ragione.
Attorno s’insinua tra polveri e vapori un’aria cristallina
silenzio che trascina all’altro capo del filamento.
Giuseppina Rando
Premio di poesia e prosa “Lorenzo Montano”, 29ª edizione
Patrocinio: Associazione Anterem
-Una prosa inedita-
Autori premiati con Menzione. Saverio Caponi, Parole perdute; Andrea Ciresola, Luca, 6-13; Ettore Fobo, L’era della paranoia spiegata a un feto; Giancarla Frare, Il castello di Apice; Fausta Genziana Le Piane, L’isola del fiume; Sergio Pasquandrea, Via delle Sette Chiese; Luisa Pestrin, Libertà; Gilda Policastro, Acerbissime punte; Monique Sartor, Lettera a Tu; Mariannina Sponzilli, ...Tenere rem in Anterem...; Maria Grazia Zamparini, Prelievi, debiti, divagazioni
Autori premiati con Segnalazione. Giuseppe Armani, Del limite; Emanuele Canzaniello, Patmos (Emmanuel Carrère); Rossella Cerniglia, Tra consonanze e alterità; Tiziana Colusso, Nutrimenti. Fusioni. Nascite. Ma la scrittura è una creazione o una creatura?; Stefania Negro, Il pittore dei colori; Giuseppina Rando, Vuoto; Rosa Salvia, Frammenti di un discorso poetico; Stefania Simeoni, L’innamorante restituzione
Autori finalisti. Giovanni Campi, Tetr’agone m’usi che musica non m’usa; Silvia Del Vecchio, Donne, la differenza di una crisi mondiale; Giuseppe Gorlani, La parola; Giovanni Guanti, Big fog; Marco Nuzzo, I luoghi del tuo Permiano; Paola Zallio, Incipit
Prosa vincitrice. Big fog, di Giovanni Guanti
Nota a margine per Vuoto, di Giuseppina Rando
“nulla s’aspetta l’errante. Conosce la propria appartenenza al niente”
Dal quadro lacrimano colore, segno e l’impossibilità di tradurne un’immagine; essa s’innerva nei solchi della tela e nelle rughe del viandante.
Lo sguardo si sperde tra fessure di porte, chiusure malcelate al cuore e segrete. La presenza quindi si connota nell’assenza.
Il tempo stilla “storte sillabe” dalla scodella-specchio del passeggero. Emerge forse un’identità cercata e persa nella primigenìa della culla di una koinè smarrita.
Persa?
Perduta?
“farfuglii bigi” accompagnano un alfabeto scomposto e segnico, una confusa e presuntuosa torre di Babele condannata alla nullità del dialogo.
L’albero, paradigma di vita, radice e congiunzione desiderata fra terra e cielo attenua la follia di chi abita “una ragione senz’anima” incapace di bere l’aria cristallina e aurorale della nascita...
“nulla s’aspetta l’errante. Conosce la propria appartenenza al niente”
patrizia garofalo