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Milano. Approvata la riforma del sistema delle autonomie in Lombardia 
I commenti di Ambrosi (PD Sondrio) e Parolo (sottosegretario Presidenza Regione)
01 Luglio 2015
   

Parere PD Sondrio

 

Con l’approvazione da parte della maggioranza nel Consiglio regionale (Lega Nord, Forza Italia e NCD) della Legge di Riforma del Sistema delle Autonomie Locali si è dissolta oggi, come una bolla di sapone, l’illusione della Provincia Autonoma di Sondrio, come Trento e Bolzano, che era stata alimentata a piene mani sul nostro territorio da parte della Lega Nord.

Non è bastato nemmeno l’appello finale, lanciato alla vigilia del dibattito consigliare da parte di molti Sindaci del nostro territorio i quali, con un documento trasmesso al Presidente Della Bitta e al Presidente Maroni, avevano chiesto di rivedere il testo della Legge inserendo le proposte elaborate dal territorio con la “Carta di Chiavenna”, votata all’unanimità da parte dei Sindaci e consegnata direttamente nelle mani del Presidente Maroni.

Con l’approvazione di questa legge non è stata sfruttata l’opportunità che la legge Delrio ha dato alla provincia di Sondrio con il riconoscimento della “specificità montana": la gestione del Demanio idrico e la determinazione dei relativi canoni idrici, che continueranno ad essere incassati dalla Regione stessa, al contrario di altri territori montani, come la provincia di Belluno. Per non parlare del Federalismo Fiscale che resta solo una pia illusione.

Con questo provvedimento vengono tradite le richieste e le aspettative della nostra gente e di tanti amministratori che ci avevano creduto. (Salvatore Ambrosi, 30/06/2015)

 

 

Parere Ugo Parolo

Sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia

 

Oggi il Consiglio regionale della Lombardia approva una legge coraggiosa, con la lungimiranza di affermare che il sistema delle autonomie è un punto di forza del nostro sistema democratico e non la causa di tutti i mali e gli sprechi. Oggi confermiamo in capo alle Province lombarde le stesse risorse da sempre assicurate dalla Regione per le importanti funzioni delegate, consci che si tratta comunque di un salto nel buio, perché i tagli insostenibili praticati dal Governo e, soprattutto, i tagli programmati per il 2016 e 2017 di fatto cancelleranno il sistema provinciale delle autonomie e quindi paralizzeranno l'erogazione dei servizi ai cittadini.

La legge regionale concretizza, non solo nei principi ma anche nei fatti, la scelta di dare riconoscimento alla specificità dei territori montani: tutti i territori montani, e non solo la Provincia di Sondrio, per la quale vengono certamente disposte misure speciali e assolutamente rivoluzionarie. Si parte da Sondrio per estendere gradualmente a tutta la montagna lombarda le stesse prerogative; Sondrio, perché, come riconosce, la Legge Delrio, si tratta di un territorio interamente montano con prerogative specifiche.

E questo nonostante la specificità di Sondrio sia prevista, nella Legge Delrio, solo formalmente, salvo poi vedersi imporre dal Governo lo stesso trattamento riservato alle altre province lombarde: tagli al Bilancio (circa il 50% nel 2015 rispetto al 2014 - da 24 milioni a circa 12 milioni di euro) e taglio obbligatorio del personale. Grazie al lavoro svolto anche da Regione Lombardia, tuttavia, da Sondrio si può comunque partire, per poi estendere gradualmente il modello a tutti i territori. In questi mesi la mia preoccupazione, ma anche quella del sottosegretario Nava, e, soprattutto, del presidente Maroni, è stata quella di giungere all'elaborazione di un testo che, pur riconoscendo a Valtellina e Valchiavenna forme particolari di specificità, fosse il più possibile equo nei confronti di tutti i territori montani.

Grazie a questa Legge la Provincia non muore e, a partire dal 2016, potrà tenersi tutti i soldi dei cittadini pagati sul territorio. Naturalmente parliamo di tasse regionali, circa 10 milioni in più di canoni idroelettrici, cioè quei canoni che derivano dalle grandi dighe, oltre ai 10 che già erano garantiti precedentemente e dell'intero Bollo auto, che vale circa 18 milioni di euro.

Per la provincia di Sondrio questa è una grande opportunità per avviare un serio percorso di autonomia che naturalmente richiederà tempo, lavoro e costanza, come è avvenuto per le altre Province autonome. Per la Valtellina si aprirà con la Svizzera una prospettiva del tutto nuova, perché la Provincia di Sondrio viene legittimata ad avere rapporti diretti con la Confederazione Elvetica, rafforzando così di fatto il proprio ruolo anche nei progetti Interreg. (Ugo Parolo, 30/06/2015)


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