La Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, in collaborazione con il Comune di Cento, i Musei Civici d'Arte Antica di Ferrara e la Cassa di Risparmio di Cento Spa, sponsorizza la prima Biennale d'arte “don Franco Patruno”.
Il concorso, rivolto agli artisti under 30 nati o residenti o domiciliati nelle province di Ferrara, Bologna e Modena, intende incentivare la creatività dei giovani nel momento di passaggio tra la fase degli studi e quella dell' inserimento nel mondo dell'arte.
Le opere presenti in questa prima edizione sono diciannove e offrono al visitatore uno spaccato del processo di ricerca in corso. Ogni artista ha potuto esprimere la propria originalità scegliendo gli ambiti e le tecniche che gli sono maggiormente congeniali.
Secondo quanto stabilito dal bando i premi-acquisto della terna finalista sono rispettivamente di euro tremila, milleduecento, ottocento. Al vincitore viene inoltre data la possibilità di tenere una mostra personale nell'anno successivo a dimostrazione del prosieguo della sua ricerca.
Venerdì mattina nella Rocca di Cento alla presenza di un folto pubblico si è tenuta la cerimonia di premiazione. La giuria tecnica, composta da Gianni Cerioli, Ada Patrizia Fiorillo, Massimo Marchetti, Fausto Gozzi e Salvatore Amelio, ha assegnato il terzo posto alla ferrarese Cinzia Carantoni per l'opera ceramica “De rerum natura”. Il secondo premio è andato alla bolognese di adozione Valeria Talamonti per il video “City tree”. Il primo premio è stato suddiviso ex aequo tra Gianfranco Mazza (1988), di origini calabresi ma che vive e studia a Bologna, per l'opera “Generare di nuovo” e il bolognese Luca Serio (1988) per il trittico “Figura con cane. (Susy e Mala)”. A questi due vincitori viene organizzata nel 2016 una mostra personale a dimostrazione dello sviluppo della loro ricerca artistica.
La presidente della Fondazione, Cristiana Fantozzi, ha ricordato come la scelta di legare alla memoria di don Franco Patruno questa fase promozionale di fare l'arte sia il riconoscimento dell'importanza di una grande figura di sacerdote, intellettuale, artista e del ruolo da lui tenuto nella formazione di tanti giovani, artisti e non.
Il momento espositivo è altrettanto importante nella formazione di un artista. Per questo motivo la mostra resta aperta sino alla fine di agosto alla Rocca di Cento per trasferirsi per tutto il mese di settembre presso la casa di Ludovico Ariosto a Ferrara. (Gianni Cerioli)