Io rinuncio al mio “credito greco”, anche perché noi italiani, ed i tedeschi più di noi, siamo in realtà in debito con i Greci. Nel 1941 l'Italia di allora, fascista e guerrafondaia, ha aggredito la Grecia. I Greci ci hanno resistito efficacemente, anche grazie alla inettitudine di sempre dei comandi militari italiani. Sono poi stati vinti dall'intervento dell'esercito della Germania nazista, molto “efficiente”.
La Grecia è stata occupata da Tedeschi ed Italiani, ed è stata devastata e massacrata. Siamo debitori verso la Grecia di questo infame delitto commesso dalla Germania e dall'Italia. Non sono monetizzabili le vite dei Greci allora massacrati da tedeschi ed italiani, ma lo sono i danni materiali provocati dagli aggressori italiani e tedeschi. Se si crede di aver diritto di chiedere all'attuale governo greco il pagamento dei debiti contratti dai precedenti governi del Paese, la stessa logica di giustizia deve applicarsi anche a Germania ed Italia, nei riguardi dei crimini commessi e debiti contratti con il popolo greco, rappresentato dalla nazione greca.
Intervenga dunque il governo italiano, per scusarsi anche tardivamente, dei crimini contro il Diritto e contro l'Umanità dell'Italia fascista.
E per esprimere concretamente in sede internazionale il nostro appoggio al Popolo Greco, ed ai suoi attuali governanti.
Giorgio Forti
Prof Emerito all'Università degli Studi di Milano, Linceo