Che tu sappia di greco e di latino,
che tu conosca bene l’italiano,
se non sai l’inglese sei un tapino
e idem se non parli americano.
La lingua di Dante e di Boccaccio,
di Petrarca, Leopardi e di Manzoni
l’idioma appar del poveraccio,
buona per dir spaghetti e maccheroni.
Sia negli scritti, sia nel parlare,
alle parole inglesi si dà stura,
forse per apparire un baccalare,
stare alla moda, far bella figura.
Ricorrere all’inglese a me par sciocco,
quando si può dire in italiano
bene la cosa; è fare il pitocco,
senza ragione e senza orgoglio sano.
Caro Bertoldo mio, così la penso:
a seguitar la moda fo fatica,
ma non rinuncio al lume del buon senso,
dicano pure che sono un po’ all’antica.
(gf)