L'irlandese incoraggiante ammonimento
di Enea Sansi
Non useremo toni enfatici a proposito dei risultati del referendum popolare che in Irlanda ha esteso la possibilità di contrarre matrimonio anche tra persone dello stesso sesso. Non è il caso. In fondo si tratta di una 'piccola' isola e di una piccola riforma che registra a livello normativo quel che in natura 'norma' già è...
Il rischio, nell'esagerare, è sempre quello di far perdere di vista l'oggetto di cui si sta parlando a 'vantaggio', appunto, dell'esagerazione. Come nel caso di mons. Pietro Parolin, Segretario di Stato (Vaticano), che addirittura ha parlato di «sconfitta dell'umanità». Giustamente gli è stato subito risposto che provasse a stare in un campo rifugiati, che così avrebbe capito quale è la sconfitta dell'umanità (@Perdukistan, 27/05/2015).
Non gridiamo quindi, nemmeno, alla vittoria, ...per l'umanità, ma partecipare al giubilìo schietto e soddisfatto degli irlandesi, questo sì, lasciatecelo fare. Vi è chi, giustamente, alla diffusione della notizia ha commentato che, a fronte di una similare consultazione, anche l'Italia darebbe il medesimo responso. Ne sono anch'io convinto. Non ve ne sarà però occasione, è indubbio, né riprova. E, per quanto ancora non sappiamo, il nostro Paese continuerà ad essere l'ultimo vagone del treno europeo. Nondimeno indubbio è che anche noi lì arriveremo. Ci vorrà forse un Francesco II, o non so che altro, ma ci arriveremo.
Prendiamo allora il battito d'ali della farfalla irlandese come un monito. La politica italiana ne ha certamente bisogno. E bisogno, forse, ne hanno anche i nostri cuori per non essere frastornati e dispersi, scoraggiati, nel confuso tramestìo della stagione che da troppo tempo sta durando. Un popolo sa sempre trovare la sua strada per camminare in libertà.