Dalla crisi capitalista emerge come unica “vittoria” la rovinosa vittoria del patriarcato. Modifico una parte della mia analisi secondo la quale la crisi strutturale e globale del capitalismo ha esaurito ogni possibilità di riforma, sicché ci troviamo davanti al dilemma: “socialismo o barbarie”, per aggiungere che se la barbarie ha il volto del patriarcato dominante, la rovina che provoca è ancora maggiore, e più pericoloso il processo che la attraversa.
In altri termini, se il patriarcato, specialmente quello di sinistra, non tiene in considerazione l'informazione sugli squilibri di genere è esposto ad accrescere la crisi stessa e a perdere: se le donne meglio lusingate dalla destra che ha più potere e può conquistarne un po', vanno a destra, allora “socialismo o barbarie” diventa “patriarcato è barbarie”. Non prenderò più in considerazione alcuno scritto di uomini che dichiarano a ogni pie' sospinto che ho ragione, che quel che dico è giusto, ma poi continuano a sragionare come chi usa meno di metà del cervello che si suppone abbia.
E mi occuperò di rilanciare la lotta senza remissione contro il patriarcato che in questa fase a me sembra il rischio massimo di barbarie.
Lidia Menapace