Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Critica della cultura > Arte e dintorni
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Gordon McCouch. Un americano ad Ascona 1885-1956 
A Rancate, Canton Ticino, fino al 30 agosto
'Xenia in cucina', 1914 
05 Maggio 2015
 

Un maestro. Gordon Mallet McCouch: americano di Filadelfia, cosmopolita per vocazione, ticinese per scelta. La parabola artistica di McCouch si è consumata per lo più nel vecchio continente e, ancor più nello specifico, nel Paese rossocrociato. Lasciati nel 1908, all'età di 23 anni, i natii States, approdato a Monaco di Baviera (per seguire i corsi di Johann Heinrich von Zügel) e già impegnato nella prima mostra del gruppo del Blaue Reiter, lo scoppio della Prima Guerra Mondiale costringe lui e la moglie Xenia Slutskaja ad abbandonare la Germania per riparare a Zurigo. Da quest'ultima città, dopo l'intervallo di un anno per la militanza come volontario nell'esercito statunitense, McCouch si sposterà a Zugo e, infine, ad Ascona, in cui vivrà per sempre, sino alla morte avvenuta nel 1956.

Straordinaria è l'opera di McCouch: ricca e variegata per tecniche e contenuti, fra scarti e riprese, assimilazioni e contaminazioni, e tuttavia poco inquadrabile; accenti cubisti, piccole esplosioni espressionistiche, recuperi del figurativo, raccoglimenti intimistici, visioni d'interni, dark o brillanti che siano, fra il sublime e il cupo, studi psicologici ed effetti della luce. Un affascinante panorama che incessantemente si compone, scompone e ricompone, in una cifra estetica e programmatica del tutto originale.

Alla sua produzione la Pinacoteca Züst di Rancate (Mendrisio, Svizzera) dedica un'importante esposizione sino al 30 agosto. Campeggiano sulle pareti una quarantina di oli e non poche, magnifiche, incisioni. Interni e scorci paesaggistici si dipanano in un inesausto viaggio, ora sfrangiati ora geometrici ora piegati in lancinanti distorsioni – Strada, Sunset, Chiesa di San Lorenzo a Losone, Corte asconese... “Gli elementi vengono progressivamente imbrigliati dentro contorni scuri (cloisonnisme) o in zone di colore opposte: i filamenti leggeri delle opere precedenti si trasformano adesso in campiture in cui i diversi colori diventano superfici contigue. In maniera analoga ai colori, anche case e monti subiscono una metamorfosi: si semplificano e geometrizzano in superfici giocate sul contrappunto di linee e colori (a curve o a rette, a spigolo o smussate, caldi e freddi), mentre le figure umane si fanno più piccole e lontane. Sono passaggi importanti che documentano il palesarsi nel 1919 del crescente interesse di McCouch per l’articolazione cubista delle forme e la radicalizzazione del linguaggio, con edifici ed elementi del paesaggio che si fanno sempre più spigolosi e squadrati”.

L'evoluzione è a ogni modo continua e la tragedia appena scorsa, con il bagno di sangue e il dolore infinito procurato alle genti e alla Terra, ha spazzato via innumerevoli convinzioni. La comunità artistica non può fare a meno di interrogarsi sul senso della propria attività, sulla propria identità... La realtà susseguente la Prima Guerra Mondiale era di una tale gravità che non poteva non riguardare anche l’arte e gli artisti, e spingerli ad interrogarsi sul senso e la funzione del fare arte di fronte a una situazione tanto inquietante ed in rapida evoluzione. In effetti il cosiddetto ‘ritorno all’ordine’ e alla moralità della pittura muoveva anche dall’urgenza di guardare in faccia la drammatica realtà del momento e implicava il ricongiungimento con la tradizione del classico: basti pensare a Morandi e Carrà o a Novecento nella vicina Italia. Non stupisce che anche Mc Couch ne abbia risentito: già a metà degli anni Venti, ad esempio nei ritratti della figlia Xenia Lilian (1924) e della moglie Xenia (1933), lontane memorie classiche (Dürer) si incrociano con sottili rinvii tanto alla Nuova Oggettività quanto a certa ritrattistica di de Chirico, Funi e Severini. Proprio questi richiami ci dicono che McCouch continuava a confrontarsi con quelle tendenze che, tanto a Nord quanto a Sud delle Alpi, spingevano verso il superamento delle avanguardie e per un ritorno ad una maggiore aderenza al reale e alla tradizione del mestiere: dalla Metafisica a Valori Plastici in Italia, dal ‘realismo magico’ alla Nuova Oggettività in Germania, per non dire di certo Neoclassicismo e Purismo in Francia. Non fu quindi solo una questione psicologica a riportare Mc Couch verso una pittura più aderente al vero: era un fenomeno più ampio che attraversava la storia dell’arte in Europa”.

Ma ancora una volta gli imprevedibili eventi della turbinosa Storia incidono sulla vita dei Paesi e degli individui. Monta una marea nera in Europa e soffiano nuovi venti, e sempre più prepotenti, di guerra. La Svizzera pare un'oasi nel deserto o un'isola “felice”. Ma l'isolamento produce ripiegamento, e così è anche nell'anima di Gordon. La sua pittura è ora intrisa di nostalgia, si fa quasi notturna, così come “le sue figure solitarie ed anonime colte non di rado in interni di bar e locali pubblici dalle atmosfere tenebrose, dalle luci sfatte, tra colori densi e ingrommati, stesi con più mani”. Il profumo, stordente, è quello dell'arduità esistenziale, e i lavori sono meravigliosi: Al piano, Au Cafè, Festa mascherata, Ballo mascherato.

Ripreso a viaggiare (Francia, Grecia, Spagna, Marocco, Italia, Stati Uniti), McCouch avrebbe tratto ispirazione di ampio respiro, come nel bellissimo Suk, olio su tela del 1948, o nei tanti acquarelli e nelle raffinate incisioni... “rapidi schizzi da cui traspaiono non solo grande sicurezza e indubbia maestria, ma anche il piacere dell’incontro e della vita espressi nella freschezza del disegno e nella immediatezza del colore. Si tratta di un corpus cospicuo ingiustamente messo in subordine, che va invece considerato complementare alla pittura e indagato nei rapporti con essa. È un McCouch che si riconcilia con il mondo quello che pulsa lì dentro e che ci appare da quelle carte, quasi tornasse a nuova vita”.

Grande è il senso di appagamento intellettivo ed emozionale che deriva dalla vista delle opere di Gordon McCouch. Fra luci e ombre, fra ripensamenti, malinconia e vitalismo, indagine interiore e pur meraviglia per la bellezza segreta del mondo. Rimangono negli occhi e nel cuore la figura dello scout, immagine degli esordi ma estremamente suggestiva, o la fuga del ciclista, breve macchia nera fissata in eterno, nella strada vuota, verso le montagne, verso un passo, verso un traguardo, verso un orizzonte cui ciascuno di noi è destinato. E Xenia, in cucina, di spalle, ritratto veristico con un quid di metafisico e, soprattutto, quadro d'amore.

 

Alberto Figliolia

 

 

Gordon McCouch. Un americano ad Ascona 1885-1956. Pinacoteca Cantonale Giovanni Züst, Rancate (Mendrisio), Canton Ticino, Svizzera. Fino al 30 agosto.

Orari: da marzo a giugno, da martedì a domenica 9-12, 14-17; luglio e agosto, da martedì a domenica 14-18; chiuso il lunedì, aperto tutti i festivi.

Biglietti d'ingresso: intero CHF 10.-/€ 9; ridotto (pensionati, studenti, gruppi) CHF 8.-/€ 7,20. Visite guidate su prenotazione, anche fuori orario.

Info: tel. +41 (0)918164791; decs-pinacoteca.zueste@ti.ch; www.ti.ch/zuest.


Foto allegate

 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy