Il dott. Mauro Lovisari, appena nominato Direttore generale dell’ASL di Sondrio, si sta dando un gran da fare per accreditarsi come Direttore che vuole individuare e risolvere i problemi dell’Azienda Sanitaria Locale.
Le sue intenzioni sono sicuramente lodevoli. Peccato che la sua nomina sia maturata nell’ennesimo giro di valzer tra i Direttori delle Aziende Sanitarie che segue una logica rigidamente spartitoria tra i partiti della maggioranza che guida la Regione, e che la durata del suo incarico scada a fine anno. Peccato anche che la stessa Regione che nomina Lovisari si esprima, scrivendolo nel provvedimento, con una chiarissima censura sulla condotta tenuta dallo stesso. C’è da chiedersi, leggendo quanto scrive la Regione, perché si spedisca in provincia, e per un tempo molto limitato, un manager che gode di questa considerazione da parte dallo stesso soggetto che lo nomina, e di quale attenzione vi sia per la sanità del nostro territorio, al di là delle chiacchiere e della propaganda. Declinare nei fatti la tanto sbandierata sanità di montagna richiede, a nostro avviso, un deciso cambiamento anche in questi metodi di nomina.
Speriamo che Lovisari affronti almeno i gravi problemi che si stanno creando la Direzione sociale dell’Azienda Sanitaria, retta dal Dott. Garavaglia, dove Dirigenti che hanno finora garantito servizi che bene funzionano hanno chiesto di essere spostati per il clima che si è determinato e da dove stanno uscendo proposte assurde quali l’esternalizzazione presso le Case di Riposo dei Consultori familiari. In attesa delle decisioni della Regione sui futuri cambiamenti, che si preservi almeno quanto ha finora, bene o male, funzionato.
CGIL Sondrio, SPI Sondrio
le Segreterie provinciali