Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Migrazioni: l'Italia riceve dall'Ue più denaro di qualsiasi altro stato, ma lo usa male
19 Aprile 2015
 

Roma – Le morti in mare si susseguono, in una gelida indifferenza da parte di autorità e media, che nascondono una delle più gravi tragedie del nostro tempo dietro una cortina di cattiva informazione e di responsabilità attribuite ad altri, a partire dall'Unione europea. Nei giorni scorsi, Renzi ha dichiarato alla stampa: "Chiederemo più soldi all'Ue". Mattarella gli ha fatto eco durante l'incontro con il papa, il quale, a propria volta, ha detto: "Grazie all'Italia per quanto fa a beneficio dei migranti, ora bisogna che anche l'Europa si dia da fare". Così un paese intollerante e xenofobo, in cui la corruzione è così totale e senza scrupoli da assorbire anche i fondi destinati ai disperati che fuggono da guerre e persecuzioni, mostra al suo popolo e al mondo un volto umano e, per ora, riesce a salvare la faccia. Sulla pelle dei profughi, come sempre, che continuano a patire sofferenze inaudite, a morire (il 2/3 % dei migranti dall'Africa perde la vita durante le traversate verso l'Italia, ma chi lo dice? chi lo scrive?) e, nel migliore dei casi, a subire deportazioni ingiuste verso guerre e crisi umanitarie.

La realtà è ben diversa da quanto dichiarano politici e autorità. Nel periodo 2007/2013 l'Italia ha ricevuto dall'Unione europea il 13,4% delle risorse totali destinate alla gestione dell'immigrazione e dell'asilo: 478.754.919 euro. Di questa somma enorme, 200 milioni di euro erano destinati ai rifugiati e all'integrazione. Che fine hanno fatto? Per il periodo 2013-2020 sono già stati assegnati all'Italia 310.355.777 euro: è il secondo Paese per dimensione dei fondi ricevuti! Naturalmente, oltre al denaro erogato, l'italia riceve una responsabilità, definita sinteticamente dalla Commissione Affari Interni dell'Unione europea: "Gli Stati membri hanno la responsabilità di realizzare un sistema efficiente per l'asilo e l'integrazione dei migranti. Attraverso i fondi l'Unione europea promuove la solidarietà, cosicché gli Stati che sopportano il carico finanziario più oneroso possano essere adeguatamente supportati". In poche parole, i fondi ci sono e se l'Italia presentasse all'Unione europea una richiesta – purché giustificata – di fondi ulteriori resi necessari da nuovi flussi o nuove problematiche, tali fondi sarebbero disponibili. L'unica domanda che ha senso, però, è la seguente, la solita: "Che fine fa quella montagna di denaro che dovrebbe salvare tante vite umane e favorire l'integrazione dei profughi?". EveryOne Group ha posto tante volte, in diverse forme, questa domanda alle nostre istituzioni, che però non ritengono di essere in dovere di rispondere, di giustificare gli immani sprechi e la cattiva gestione delle risorse per le migrazioni.

 

EveryOne Group


 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 2 commenti ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy