Alla discarica di Roncigliano siamo al limite. Ancora alcuni metri e il VII invaso sarà completamente ripieno e pronto per la fase post mortem. Negli ultimi due anni sono state praticamente chiuse tutte le discariche provinciali sprovviste del TMB (Trattamento Meccanico Biologico), mentre la discarica di Roncigliano disponendo di tale impianto “vive” tuttora, con lo spettro dell’apertura di un ennesimo invaso, l’VIII, che per come (non) vanno le cose si fa sempre più raggelante.
Dopo l’incontro alla Regione, lo scorso 19 marzo, in cui erano state rilasciate dal dirigente ingegner Flaminia Tosini (sostituta di Luca Fegatelli agli arresti domiciliari) assicurazioni formali circa il controllo delle autorizzazioni della discarica, e quindi la revisione dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) e delle condizioni effettive del TMB, arrivando a prospettare finanche la bonifica dell’area, si era aperto uno spiraglio che faceva ben sperare, ma ancora una volta tutto sembra risolversi in una bolla di sapone.
Le domande premono e gli interlocutori latitano.
Dopo il presidio al Villaggio Ardeatino di venerdì 10 aprile e l’assemblea generale di sabato 11 aprile, in cui tutti gli aspetti della vicenda sono stati riesaminati e discussi, il Coordinamento No Inc si pone come prossimo obiettivo l’invio di una numerosa delegazione alla Regione, previsto per venerdì 24 aprile. Ciò si rende necessario per riattivare una procedura che sembra essersi incagliata in chissà quale provvidenziale ostacolo, dando ancora respiro alla Pontina Ambiente nei cui confronti è stata emessa il 2 febbraio scorso una diffida per le tante violazioni rilevate dall’ARPA, per cui veniva richiesta la regolarizzazione della gestione del sito entro 30 giorni. Di giorni ne sono trascorsi 70 e nulla trapela dai piani alti. Bisogna ancora bussare alle porte di certi uffici. Certe domande esigono risposte: sia per quanto riguarda la discarica e sia per quanto riguarda l’inceneritore, per la cui costruzione si trovano ancora in ballo 500 milioni di euro di fondi pubblici. Il prossimo 8 maggio il T.A.R. del Lazio deciderà se il Ministero dello Sviluppo Economico dovrà tornare a finanziare il progetto dell’inceneritore a Roncigliano del Consorzio CO.E.MA., che fa capo a Manlio Cerroni, o se annullare definitivamente i finanziamenti pubblici destinati a tale assurdo utilizzo.
Si torna in piazza, per riflettere insieme, in attesa della sentenza.
Domenica 19 aprile a Piazza Frasconi a Genzano – ore 10:30.
Sabato 2 maggio a Piazza Mazzini ad Albano – ore 15.
Maria Lanciotti