Provate, se riuscite, ad immaginarvi un mondo dove, per comprarvi un pacchetto di sigarette dovete andare la sera in un parco, facendo attenzione a non farvi vedere dalle forze dell’ordine e a non farvi rapinare da qualche venditore malitenzionato, o dove l’alcol lo vendono soltanto i brutti ceffi per strada, ed i più fortunati se lo producono da soli. E sapendo che queste attività daranno un profitto alla mafia, e gli permetteranno di avere sempre più potere nel nostro paese.
Ci riuscite?
Difficile, vero?
Eppure questa è la situazione che giornalmente vivono diversi (4-5) milioni di nostri concittadini che utilizzano, per scopi medici o ricreativi, la cannabis.
Di loro, e di molto altro, parleremo lunedì 20 aprile, a partire dalle ore 21, all’Auditorium di via Valvassori Peroni a Milano, nella serata che abbiamo voluto intitolare “L’Erba Voglio – Legalizzare è giusto e conviene”. Qui l’Evento Facebook.
Una serata promossa da Giuseppe Civati e dalla Nazionale AntiProibizionisti (lanciata da Possibile con questo manifesto) e che è presente sui social con un gruppo a cui potete aderire cliccando qui: con ospiti, fra gli altri, Carlo Alberto Zaina (avvocato patrocinante in Cassazione e Magistrature Superiori e storico attivista e membro di antiproibizionisti.it), Achille Saletti (criminologo e presidente di Saman), e Benedetto Della Vedova, tra i promotori proprio con Civati dell’intergruppo parlamentare sulla legalizzazione della cannabis.
Parleremo di un mercato di molti miliardi di euro di valore, di una sostanza che secondo le più importanti riviste mediche ha una minore pericolosità, individuale e sociale, rispetto ad alcol e tabacco, viene completamente e deliberatamente lasciato nelle mani della criminalità, quando sarebbe sufficiente una normativa di legalizzazione ben fatta perché quei soldi diventassero nuovi posti di lavoro e nuove entrate per lo stato (da destinare alla prevenzione/informazione e alla scuola).
Lo stato incassa più di 12 miliardi l’anno dalle tasse sull’alcol, una stima del professor Rossi dell’università La Sapienza, indica in oltre 6 miliardi le potenziali entrate derivanti da una legalizzazione della cannabis, oltre ai risparmi in termini penali e giudiziari.
Diversi stati (Uruguay, Portogallo, Spagna, e alcuni stati americani tra i quali Alaska, Colorado, Washington) nel mondo hanno già legalizzato la cannabis nelle più svariate formule legislative, l’ONU a livello mondiale e la direzione nazionale antimafia in Italia hanno affermato che è ora di ripensare integralmente la guerra alla droga ed aprire a forme di legalizzazione.
Questo riporterebbe nella legalità milioni di italiani e contemporaneamente permetterebbe di infliggere un duro colpo economico alle mafie, di controllare le sostanze che vengono assunte, di vietarle ai minorenni e di far risparmiare e incassare tantissimi soldi allo stato.
Sul serio, qualcuno ci può spiegare perché è ancora illegale?
Gabriele Guidi
(da èpossibile, 7 aprile 2015)