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Fabiana Cruciani. Fatti non foste 
Le ragazze dell’ITT di Foligno a Festa della Scienza e Filosofia 2015
07 Aprile 2015
   

Dal 9 al 12 Aprile 2015, Foligno ospiterà la V edizione di “Festa della Scienza – Virtute e Canoscenza”. Il tema di questa edizione, Scienza e Futuro, sarà affrontato nell’ambito di conferenze, dibattiti, incontri e concerti. Un momento importante per affrontare – come afferma Pierluigi Mingarelli, Direttore del Laboratorio delle Scienze Sperimentali di Foligno - «tutte quelle problematiche antiche, ma soprattutto, moderne e attuali riguardanti il bisogno di conoscenza dell’uomo e la sua funzione di costruire il proprio futuro e quello dei suoi simili sulla Terra e, da qualche decennio, anche fuori di essa dell’Universo». Un modo di fare e proporre cultura della quale viene proposta una lettura unitaria perché l’ambito scientifico e umanistico si integrino in un felice scambio di saperi e riflessioni.

Molti i nomi importanti della cultura: da Giovanni Bignami a Edoardo Boncinelli, da Gianni Vattimo a Giulio Giorello, a Piergiorgio Odifreddi, in un elenco molto più lungo e complesso, nel tentativo di offrire una prospettiva culturale a 360 gradi e non solo per addetti ai lavori.

Anche per l’edizione di Festa della Scienza 2015, i veri protagonisti saranno i giovani, sia per la presenza alle conferenze – soprattutto quelle della mattina rivolte alle scuole – sia durante la fase preparatoria, nella quale molti di loro svolgeranno il ruolo di Ambasciatori della festa o daranno un loro “contributo tecnico” alla stessa realizzazione dei diversi eventi, come i ragazzi degli istituti tecnici del territorio. Da quest’anno la presenza delle scuole sarà ancora più importante perché il Saluto di apertura e quello di chiusura saranno affidati alla competenza artistica-musicale di alcuni valenti studenti.

Festa della Scienza e Filosofia aprirà i suoi lavori giovedì 9 aprile con il Benvenuto affidato al Coro “Otello Cottini” del Liceo Scientifico “G. Marconi” di Foligno. Paola Fagioli, direttore del coro, eseguirà il brano di M. Frisina, Vergine Madre, ispirato ai versi 1-21 del Paradiso di Dante. Le ragazze dell’ITT, il Coro dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Leonardo da Vinci” di Foligno, chiuderanno invece Festa della Scienza il 12 aprile, all’Auditorium San Domenico di Foligno al termine di una giornata che vedrà, tra l’altro, la presenza di Sandro Cappelletto e Marco Scolastra al pianoforte, Gianni Vattimo, Piergiorgio Odifreddi.

Il coro femminile Le ragazze dell’ITT, diretto da Stefania Cruciani, si è formato nel 2014 ed è già diventato un motivo di vanto dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Leonardo da Vinci” di Foligno. Inserito in un ambizioso progetto-laboratorio di culturale-musicale, ampiamente sostenuto dal dirigente scolastico Prof.ssa Rosa Smacchi, il coro si è già esibito per lo spettacolo Oltre il filo spinato, per la Giornata della Memoria, lo scorso 27 gennaio. Il coro femminile è stato inoltre inserito nella prestigiosa stagione concertistica degli Amici della Musica di Foligno 2015 con lo spettacolo “Addio mia bella addio, i ragazzi dell’ITT raccontano la guerra” che verrà presentato in prima esecuzione il prossimo 17 maggio. Anche per la chiusura di Festa della Scienza e filosofia Le ragazze dell’ITT si cimenteranno con un pezzo scritto appositamente per loro dal musicista umbro Michele Rosati e che prevederà la presenza della giovanissima Rachele Fogu, alla chitarra elettrica e del mezzosoprano Fabiana Cruciani, curatrice dei progetti musicali per l’Istituto Tecnico Tecnologico di Foligno. Fatti non foste, il pezzo pensato e scritto per Festa della Scienza e che celebra i 750 anni dalla nascita di Dante, è un Continuum per mezzo soprano, coro femminile, chitarra elettrica, chitarra acustica, sintetizzatore.

Fatti non foste è un omaggio a Dante ma soprattutto a quella 'virtute e canoscenza' capace di sconfiggere la barbarie dell'ignoranza e del pregiudizio. Utilizzando serie matematiche, il celebre verso dantesco – fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza – viene “riscritto” e interpretato musicalmente alla luce della contemporaneità in una sorta di logico continuum tra passato e futuro. Musica elettronica e voce della “musica d’arte”, coro di voci femminili e chitarre elettriche che frantumano la materia sonora per trovare una possibile risposta alla propria complessità nel celebre verso dantesco: un verso che rimane la più straordinaria testimonianza di quell'ansia tutta terrena di assoluto e di quell'eterno monito alla cultura, alla ricerca, sia essa scientifica o semplicemente umana e personale.

 

Fabiana Cruciani


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