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Nicoletta Varani. Elezioni in Nigeria. Considerazioni Geopolitiche
27 Marzo 2015
 

Il quadro riferimento

 

Le imminenti elezioni presidenziali in Nigeria si preannunciano un momento molto più delicato che in passato e il cui risultato è difficile da predire poiché esiste una oggettiva difficoltà ad avere dati attendibili in merito alla previsione del voto soprattutto dopo lo spostamento, da parte della commissione elettorale della Nigeria, del giorno delle elezioni previste per il 14 febbraio al 28 marzo p.v.1 Quella di rimandare le elezioni è una decisione molto importante che riguarda un momento cruciale per il Paese più popoloso e con l’economia più grande dell’Africa intera.2 Il settimanale Economist, ha recentemente descritto la Nigeria come «una polveriera pronta ad esplodere». Diversi analisti credono che la Nigeria si trovi ora in un momento molto difficile con il rischio è che si trasformi in uno “stato fallito”, come tanti altri Paesi africani.

Nonostante la sua significativa crescita economica, la Nigeria è profondamente divisa tra un Sud a maggioranza cristiana più prospero grazie soprattutto a grossi giacimenti di petrolio, e un Nord a maggioranza musulmana molto più povero. Il petrolio è molto importante per l’economia nigeriana: conta per circa il 90% dell’esportazioni e garantisce quasi due terzi delle entrate del governo. Negli ultimi anni l’economia della Nigeria è riuscita in qualche misura a diversificarsi ma il Paese resta comunque molto vulnerabile alle oscillazioni nel prezzo del petrolio. Dalla fine del 2014, quando il prezzo del petrolio ha cominciato scendere, la moneta nigeriana ha perso quasi un terzo del suo valore e diversi economisti hanno cominciato a tagliare le previsioni di crescita per il 2015.

 

I due principali candidati sembrano, sulla carta, essere in una condizione di quasi parità. Il presidente uscente che si ricandida, Goodluck Jonathan ha in parte l'appoggio della popolazione che si professa cristiana, che potrebbe essere cruciale; Muhammadu Buhari di origini musulmane appare avere, secondo i media, l'approvazione in un Paese che ha desiderio di cambiare e sembra beneficiare di differenti gruppi elettorali.

Attahitu Jega, direttore della Independent National Electoral Commission, sostiene che il candidato vincitore avrà bisogno di ottenere tra i 18 e i 20 milioni di voti. Secondo stime altalenanti che si leggono sui quotidiani nazionali l’attuale Presidente potrebbe ottenere tra i 9 e i 10 milioni di voti dai suoi “feudi elettorali” tra gli Stati del Sud e del Sud-est del Paese (Enugu, Ebonyi, Abia, Cross River, Akwa Ibom, Bayelsa, Delta, Anambra).

 

 

L'analisi regionale del probabile voto

 

I 36 Stati che compongono la Nigeria possono essere raggruppati in sei zone geopolitiche ben distinte e la nuova capitale federale, Abuja è invece amministrata separatamente come Territorio Federale Capitale (FCT). Solamente l'FCT contiene circa l'1% di tutti i votanti registrati che saranno a favore di Jonathan, anche se Buhari dovrebbe ottenere comunque dei voti. Le sei zone geopolitiche (Sud Ovest, Sud Sud, Sud Est, Centro Nord, Nord Ovest e Nord Est), hanno distinti schemi di voto.

Il Sud Ovest, regione dominata dall’etnia Yoruba, contiene il 20% dell'elettorato. È una regione molto dinamica e nel 2011, cinque su sei Stati di questa regione, hanno votato per Jonathan ma l'opposizione APC (All Progressives Congress) è la forza dominante nella regione, con quattro dei sei governatori. Nonostante Jonathan potrebbe raggiungere la maggioranza in due delle sei aree, Buhari dovrebbe avere abbastanza supporto per vincere nella regione. Buhari ha bisogno di un buon risultato, almeno il 50% in quest'area, per ambire al successo.

Il Sud Sud è la regione natale di Jonathan, è una grande bacino elettorale per lui da cui si attende di ottenere il 90% dei voti, forse tra il 70 e l'85%, più che in ogni altra regione in almeno quattro delle sei regioni. La dimensione della vittoria sarà data da un numero piccolo di voti, il 15% del totale, importante per Jonathan al fine di rimanere all’Aso Rock.3

Buhari potrebbe essere in grado di ottenere più del 25% dei voti ad Edo State, che ha un governatore dell'APC, e a Rivers State.

Il Sud Est è una regione molto ostica per Jonathan. Sebbene i risultati probabilmente non saranno alti nel Sud Sud, probabilmente saranno al disopra della media nazionale. La zona con la percentuale minima di votanti (l'11%), dovrebbe essere tutta unita nello scegliere il presidente. Buhari probabilmente raggiungerà a malapena il 25% dei voti in ogni Stato, sebbene lui abbia più possibilità di ottenere voti in Anambra e ad Imo, che entrambi hanno eletto governatori appartenenti al APGA (All Progressives Grand Alliance), che successivamente sono però passati all'APC.

Il Centro Nord, contiene circa il 14% dell'elettorato, dovrebbe essere altamente competitivo. Il supporto a Jonathan è molto forte negli stati di Plateau e di Benue. Buhari è più forte nello stato Niger, nonostante il governatore di questo Stato federale appartenga al PDP. Anche lo Stato del Kwara (nella zona centro occidentale del Paese) dovrebbe appoggiare Buhari come pure quello di Nasarawa. Mentre quello di Kogi è probabilmente favorevole a Jonathan. In questa regione del Centro Jonathan probabilmente avrà una lieve maggioranza e Buhari dovrà superare questa differenza se vorrà conquistare l'Aso Rock.

Il Nord Ovest è la zona più popolosa della Nigeria, con il 26% dei votanti presenti nei sette Stati da cui è composto. Buhari dovrebbe ottenere la maggioranza in tutti e sette. I risultati di Kaduna e di Jigawa dovrebbero essere vicini con quelli degli Stati di Kano e Katsina, lo stato natale di Buhari, dando origine anche a possibili stravolgimenti elettorali.

Il Nord Est rappresenta la più grande sfida in queste elezioni, a causa della forte presenza del gruppo estremista Boko Haram.4 Questo probabilmente avrà effetti peggiori nei seguenti Stati: Borno, Yobe e Adamawa. Soprattutto la regione con il suo 13% di elettori, porterà Buhari ad un buon margine, ma Jonathan raggiungerà una buona maggioranza a Taraba e a Adamawa.

 

 

Stati “decisivi” per il risultato

 

Lagos State. Stato situato nella regione sud occidentale del Paese ed è ritenuto la “centrale elettrica commerciale” della Nigeria, e competerà con il Ghana per essere la seconda più grande economia dell'Africa Occidentale, dopo la Nigeria, se diverrà uno stato indipendente. Rappresentando una larga percentuale del GDP della Nigeria che non produce petrolio, e con circa 5.8 milioni di votanti registrati, ciò che accade nel Lagos non può essere ignorato nel resto del Paese.

Sin dal ritorno alle urne nel 1999, lo stato è stato una roccaforte del centro-sinistra, l'opposizione costituita da Yoruba. Questa dominanza è cresciuta ad ogni elezione, ed ora il partito APC detiene tutte le posizioni elettive dello stato, dalla State House of Assembly al governatore. Di questa dominanza non ha beneficiato il candidato presidenziale ACN, Nuhu Ribadu, nel 2011. In quelle elezioni Jonathan ottenne il 65,9% sul 32% dell'elettorato; è ampiamente assodato che Bola Tinubu, il padrino politico dello Stato del Lagos e dell'ACN, ha dato il suo appoggio a Jonathan piuttosto che al suo candidato Ribadu.

Il tempo prosegue e Jonathan ha un compito arduo nel Lagos; l'alleanza Buhari-Tinubu è molto forte. Tinubu e il suo popolare successo come governatore, Tunde Fashola, dovrebbe essere in grado di far votare per i propri candidati. Nonostante la dominanza del APC nello stato, questa non potrebbe avere luogo senza il supporto PDP, organizzato dai capi del PDP Musiliu Obanikoro, un ex ministro della difesa e Bode George, ex governatore dell'Ondo.

Nelle elezioni governative c'è stato un confronto fra una associazione fra Tinubu, Akinwunmi Ambode e Jimi Agbaje del PDP. Mentre il candidato del PDP è popolare – una campagna informativa recava lo slogan «a tutti piace Jimi» – lo stato del Lagos ha ottenuti buoni risultati con Tinubu e Fashola. Ambode, che è impegnato a continuare con le proprie politiche, dovrebbe vincere un giorno.

 

Rivers State. Rivers State ha il più alto numero di votanti registrati – 2,5 milioni – nel Delta del Niger, zona estremamente ricca di petrolio che è anche la regione natale del Presidente Goodluck Jonathan. Nel 2011 Jonathan ha ottenuto la vittoria con il 98% con una alta (76%) partecipazione. Il tempo passa e Rivers State non è molto per il Presidente.

Il Governatore dello Stato è il popolare Rotimi Amaechi.

Originalmente eletto con il PDP, Amaechi è passato all'APC dopo una dura lotta con Patience Jonathan, la moglie del presidente, nata a Port Harcourt, la capitale di Rivers e terza città della Nigeria, e con il Presidente per il controllo del potente Nigerian Governors Forum, tra le altre cose.

Questa crisi politica nello stato è stata accompagnata da bassi livelli di violenza e scontri legali. Ma è in aumento una campagna di violenza molto preoccupante. Questo fa si che fra gli stati del sud sia il più pericoloso.

Amaechi non sta correndo per la rielezione, avendo già svolto due mandati, ma sta giocando un preminente ruolo nazionale come direttore generale della Buhari Campaign Organisation. Jonathan dovrebbe ancora avere abbastanza supporto nello stato per raggiungere il traguardo finale, ma Amaechi darà a Buhari il maggior supporto.

L'elezione per il successore di Amaechi potrebbe essere già chiusa, con APC già sicuro. L'ex ministro dell'educazione ed ex capo dello staff di Amaechi, Nyesom Wike spera di affermare il PDP alle elezioni. Wike, come Amaechi, proviene dalla parte alta dello Stato. Il candidato APC Peterside Dakulu spera che possa affermarsi grazie alla popolarità di Amaechi e di ottenere il posto di Governatore.

Jonathan si aspetta di vincere qui, ma non con la misura del 2011. Le dimensioni limitate della sua vittoria in questa zona potrebbero essere cruciali a livello nazionale per Buhari. Se il candidato dell'opposizione si pone in modo forte, le elezioni governative potrebbero portare l'APC al suo secondo eletto alla State House nella regione del Sud Sud.

 

Kaduna State. Kaduna State è situato nel Nord Ovest ed è considerato uno degli stati più socialmente liberali in un nord socialmente più conservatore. Le lezioni nello stato tendono alla alta competitività e, con 3,4 milioni di votanti registrati, è il terzo stato più popoloso, ed è vitale per la aritmetica delle elezioni. Qui le elezioni hanno un significato in più, dal momento che Kaduna è il la regione natale del Vice Presidente Namadi Sambo.

Le elezioni del 2011 furono combattute duramente in questo stato. A livello di presidenziali Buhari vinse con più voti rispetto a Jonathan (52% a 47%), ma Patrick Yarowa del PDP ottenne il governatorato con il 52% dei voti. Per quanto riguarda i tre seggi senatoriali, il PDP sconfisse l'opposizione con un risicato 50% dei voti. Un seggio fu vinto dal PDP, uno fu vinto dal CPC e uno era così difficilmente attribuibile che è intervenuto il tribunale.

Buhari e APC hanno aiutato il loro candidato governatore, Nasir el-Rufai. L'esponete dell'APC è un tecnocrate e un critico del governo molto popolare. Ha lavorato nel gabinetto di Olusegun Obasanjo come Ministro del FCT, la Abuja Federal Capital Territory. In questo ruolo è stato lodato per la sua fermezza e decisione nel gestire l'Abuja Master Plan, anche quando questo ha significato demolire la casa del capo del PDP, il partito al quale appartenevano el-Rufai e il suo presidente Obasanjo.

El-Rufai affronterà l'attuale governatore Mukhtar Yero, che è in carica da più di due anni. Yero ha sostituito Patrick Yakowa, dopo che egli è morto in un incidente con l'elicottero a Bayelsa State.

Se l'APC sta emergendo come forza dominante nella politica nigeriana dopo questo mese di elezioni, sarà richiesta una ottima e dura performance a Kaduna. La misura della vittoria di Buhari dovrà essere incrementata, el-Rufai dovrà ottenere la State House, due dei tre seggi senatoriali dovranno essere da loro conquistati e ottenere la gestione nella House of Representarives, dove il PDP ha nove membri da Kaduna e sette sono dell'APC.

Questo è probabile, ma non dovrebbe essere sottostimato la grande macchina politica che il PDP ancora possiede nello stato per ottenere voti.

 

Kano State. Kano è il secondo stato più popoloso, con 5 milioni di votanti registrati. Mentre queste lezioni vedranno il PDP contro l'APC, a Kano le questioni personali sono più che sufficienti per fare una festa. Buhari vincerà le elezioni presidenziali qui con facilità. Nel 2011, lui ottenne il 62% dei voti contro il 17% di Jonathan. Ibrahim Shekarau, governatore dello stato e candidato per l'opposizione con il All Nigerian Peoples Party (ANPP), ha ottenuto il 12%. Ora lui è un alleato di Jonathan.

Mentre alcuni sostenitori di Shekarau potrebbero superare Jonathan, lo stato è ampiamente critico per l'amministrazione di Jonathan. L'eminente influente Emiro di Kano, Muhammadu Sanusi II, che era Governatore della Banca Centrale della Nigeria, è stato un critico acuto e franco nei confronti del governo di Jonathan.

Comunque le elezioni per il governatore e per l'Assemblea Nazionale, sono lontane.

Il primo governatore dopo il ritorno alle elezioni nel 1999 su Rabiu Kwankwaso del PDP. Lui ha poi fallito nel suo secondo tentativo di rielezione nel 2003, perdendo con Shekarau che ha poi servito per due mandati. Nel 2011, Kwankwaso, ancora sotto la bandiera del PDP, ha vinto in maniera risicata contro la scelta di Shekarau di candidare Salihu Sagir (ANPP), Takai, con il 46% contro il 43% dei voti.

Dal 2011 l'ANPP si è unito con ACN e CPC per formare l'APC. Kwankwaso è passato dal PDP all'APC. E Shekarau è passato al PDP, unendosi al gabinetto di Jonathan come ministro dell'educazione.

Né Kwa né Shekarau possono partecipare alle elezioni essendo a fine mandato. Però le elezioni possono essere considerate una lotta fra loro due. Il deputato di Kwankwaso, Abdullahi Umar Ganduje, è stato selezionato come candidato dell'APC. Takai è stato selezionato come candidato del PDP. Questa corsa elettorale è in effetti una riedizione del 2011, ma con i partiti inversi.

Tutti e tre i seggi senatoriali e molti dei 24 seggi della House of Representatives sono altamente competitivi. Lo spostamento delle alleanze tra le personalità chiave comportano delle previsioni difficili su ogni possibile seggio, specialmente dai tre partiti in competizione (PDP, ANPP, CPC), ad altri due partiti (PDP e APC).

Le lezioni a Kano dovrebbero mostrare che i calcoli politici di Jonathan non dovrebbero essere sottostimati. Kano dovrebbe essere uno stato tutto fermamente anti Jonathan dopo la defezione di Kwankwaso, ma la avveduta alleanza con Shekarau ha tenuto le elezioni nello stato vive.

 

 

Alcune segnalazioni bibliografiche:

Varani N., “Etnie e Religioni nel quadro geopolitico della nuova Nigeria”, in Geotema, 21, 2003, pp. 98-12.

Varani N., “Le ragazze di Benin City: un luogo Comune”, in Primi A., Varani N., La condizione della donna in Africa sub sahariana. Riflessioni geografiche, Padova, Libreria Universitaria, 2011.

Paci F., Dove muoiono i cristiani. Dall’Egitto all’Indonesia viaggio nei luoghi in cui il cristianesimo è una minoranza perseguitata, Milano, Mondadori, 2011.

Gugliotta A., Nigeria, risorse di chi? Petrolio e gas nel delta del Niger, Editore Odoya, 2008.

New African, “Nigerian Election”, numero speciale, n. 547 del febbraio 2015.

 

Nicoletta Varani

 

 

1 Per ragioni di sicurezza la commissione elettorale ha spiegato che le truppe che dovrebbero proteggere i seggi durante le elezioni sono attualmente impiegate a contenere le incursioni di Boko Haram, il gruppo di estremisti islamici che come è noto da tempo controlla diverse aree nel nord-est del Paese.

2 Con oltre 170 milioni di abitanti, la Nigeria è il Paese più popoloso dell’Africa e recentemente ha superato il Sudafrica come economia più grande del continente, grazie soprattutto a una revisione del calcolo del PIL che ha tenuto conto della rapida crescita di alcuni nuovi settori, come la telefonia mobile. L’economia del Paese non cresce però soltanto grazie agli artifici statistici: negli ultimi 15 anni la Nigeria ha mantenuto una delle crescite reali più rapide del mondo. Anche la popolazione è in continuo aumento e secondo alcune previsioni potrebbe superare i 300 milioni di abitanti nel prossimo decennio.

3 Così è denominato il quartiere presidenziale ad Abuja che prende il nome da un monolite di circa 400 m simbolo della città.

4 Boko Haram il termine trae origine da una locuzione in lingua hausa che letteralmente significa «l'istruzione occidentale è proibita» è un'organizzazione terroristica jihadista molto diffusa nel Nord della Nigeria. Nello specifico Boko in hausa significa "educazione occidentale" e la parola araba harām, indica un divieto legale, metaforicamente il "peccato".


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