PIONIERI
Non potete più stare fermi
ad aspettare pazientemente?
L’inverno non è ancora finito!
Dai fianchi della strada a quale cenno
vi siete tutti alzati in canto?
O pazze viole, o deliranti mughetti,
a chi correte incontro
tanto ansiosi ed impazienti?
Voi siete la prima schiera
sulla via della morte
e non v’importa se il tempo è opportuno:
il vostro impeto sparge colori e profumi
di ramo in ramo
nella foresta.
Incitando ad alte risa
avanti a tutti sbocciaste:
numerosi siete caduti spezzati.
La primavera verrà in marzo
portata dall’alta marea
dell’aria di mezzogiorno.
Non siete stati a contare i suoi giorni,
innanzi nel tempo avete suonato il flauto.
Come potete giungere prima della notte
alla fine del cammino?
In pianto e riso spargeste sulla via quanto avevate.
O spensierati, o inconsiderati,
siete impazziti solo al suono,
ancora lontano, dei suoi passi.
Con la vostra morte, sulla polvere della strada,
avete steso un soffice tappeto all’Ospite che viene.
Non vi fermaste a guardarLo con i vostro occhi:
senza vederLo, senza sentirLo
caddero spezzati i vostri legami.
Rabindranath Tagore
Calcutta, 22 gennaio 1915 (da BalaKa)