Lunedì 23 febbraio alle 21 al Cinema Victoria di Chiavenna è prevista la proiezione del film Dancing with Maria in anteprima italiana. Per l'occasione sarà presente in sala il regista Ivan Gergolet. Il film è stato presentato in prima mondiale in concorso alla 29ª Settimana internazionale della critica nell'ambito della Mostra di Venezia 2014 e uscirà nelle sale italiane da giovedì 26 febbraio. La serata, organizzata in collaborazione con Pgi Bregaglia e con Exit Media, è un evento speciale della rassegna “Siamo in ballo: dobbiamo ballare” in corso in Val Bregaglia: la stessa sera è prevista una proiezione alle ore 20:15 a Casa Garbald a Castasegna sempre con l'intervento del regista.
Si tratta di un sorprendente, emozionante e vitale film sulla danza, sull'handicap, sul superamento dei propri limiti, sull'inseguire i sogni e sull'entrare in stretto contatto con gli altri, anche senza bisogno di parole ma basandosi sul ritmo e il movimento. (Nicola Falcinella)
Dancing with Maria di Ivan Gergolet
Maria Fux è un’anziana danzatrice argentina. Nel suo studio nel centro di Buenos Aires accoglie danzatori di qualsiasi condizione sociale, ma anche uomini e donne con limitazioni fisiche e mentali, formando gruppi di danza integrati. Dopo aver sperimentato e trasmesso agli altri per tutta una vita il suo metodo basato sulla percezione dei ritmi interni e sulla simbiosi con la musica, Maria Fux ha preso in consegna un’ultima allieva, forse la più difficile: se stessa. Tutti abbiamo dei limiti che possiamo conoscere e superare. All’età di 90 anni, Maria combatte l’ultima battaglia contro i limiti del proprio corpo. Prodotto da Transmedia (Zoran, mio nipote scemo di Matteo Oleotto), Dancing With Maria è una co-produzione con l’Argentina e la Slovenia.
Tutti possono danzare con Maria Fux: a più di 90 anni, con molte sfide e traguardi alle spalle, non ha perso la verve e la grazia che ne hanno fatto una delle grandi della danza. Una donna straordinaria che è riuscita a cambiare la vita delle persone che l’hanno incontrata e a far danzare anche chi ha handicap o non sembra portato. Se Maria sa cogliere anche la musica e il ritmo che stanno nel silenzio, la camera di Ivan Gergolet sa catturare la forza e la magia di questa artista mai doma, capace di insegnare e coinvolgere chiunque. Un documentario di creazione realizzato con un occhio molto cinematografico, che conduce con discrezione e pazienza dentro il mondo della danzatrice. Un film estremamente empatico, che va molto oltre il consueto ritratto o biografia.
Ivan Gergolet, nato a Monfalcone (Gorizia) nel 1977, è laureato al DAMS di Bologna e comincia ad occuparsi di cinema nel 1995. Ha girato cortometraggi documentari (Akropolis, 2005; Making, Archeo Films, 2011) e di finzione (Quando il fuoco si spegne, 2005; Polvere, 2009; La collezione di Medea, 2009; Ouverture, 2010), video industriali e istituzionali. I suoi lavori trattano principalmente del rapporto fra memoria e rimozione. Ha lavorato come aiuto regista, assistente e direttore di produzione in svariate produzioni nazionali e internazionali. Dancing with Maria è il suo lungometraggio documentario d’esordio.
Alla Mostra di Venezia il film ha ricevuto il Premio “Civitas Vitae - Rendere la longevità risorsa di coesione sociale” con la seguente motivazione: «Non solo l’emozionante biopic di una danzatrice, ma un film che danza con la vita: Dancing with Maria ci fa incontrare Maria Fux, 90enne pioniera della danza terapia, e ce ne fa innamorare. Nella sua sala prove di Buenos Aires, Maria accoglie tutti, sani e malati, uomini e donne, e anche noi spettatori: la danza non ha età, la cura nemmeno, la felicità è possibile, in punta di piedi.Anche la storia di Maria è una concreta dimostrazione che la longevità può essere una risorsa».
Maria Fux, coreografa e danzaterapeuta argentina di grande esperienza artistica e pedagogica, svolge da quaranta anni il lavoro di formazione alla danzaterapia in vari paesi dell’America e dell’Europa, nei quali è ampiamente praticato il suo metodo per il recupero psicofisico attraverso il movimento creativo in diverse situazioni di handicap. La sua carriera di ballerina inizia molto precocemente. Tra il 1954 e il 1960 è una delle prime ballerine del Teatro Colon di Buenos Aires, protagonista di tournée di successo negli Stati Uniti, Polonia, Russia, Perù, Brasile e Uruguay. Dal 1960 al 1965 dirige il “Seminario di Danza” all’Università Nazionale di Buenos Aires. Successivamente svolge un’intensa attività di recital e seminari didattici in molte città dell’America Latina, dell’Europa e del Medio Oriente. Nel 1968 presenta al Congresso Internazionale di Musicoterapia, che quell’anno si svolge a Buenos Aires, una relazione sul tema “La danza come terapia” dove per la prima volta si parla dell’importanza della danza come mezzo educativo ed espressivo per gli audiolesi. Da quel momento Maria Fux diventa un punto di riferimento in Europa e nelle Americhe per la formazione alla danzaterapia. Nel 1980 inizia la collaborazione in Italia con Lilia Bertelli con la quale fonderà a Firenze nel 1989 il Centro Toscano di Formazione in Danzaterapia “Maria Fux”. Oggi molti operatori, medici e psicologi, che hanno sperimentato la validità del metodo di Maria Fux lo applicano nel trattamento di persone di varie età con problemi sensoriali (non vedenti, non udenti), sindrome di Down, disagio psicologico, sia a scopo riabilitativo che terapeutico. Il 14 maggio 2002 viene nominata “cittadina illustre” di Buenos Aires.