– La notizia letteraria più ghiotta di tutta la settimana è stata, senza ombra di dubbio, quella che ha annunciato l'uscita di un nuovo libro di Harper Lee, autrice del classico Il buio oltre la siepe.
– In questi giorni è uscito il primo romanzo di Marco Peano L'invenzione della madre (minimum fax). Il romanzo è bellissimo e racconta la malattia e la perdita di un genitore. Nicola Lagioia intervista lo scrittore esordiente (che si occupa di narrativa italiana per Einaudi) e mette in luce le difficoltà di una simile scrittura.
– “Rinchiudere Oriana Fallaci dentro un film di due ore è un’impresa quasi folle, che lei per tutta la vita ha vietato”. Sul Foglio Annalena Belini parla del film in cui Vittoria Puccini interpreta Oriana Fallaci ad opera di Marco Turco.
– Minimaetmoralia ripesca una recensione di Matteo Marchesini ai Ritratti Italiani di Alberto Arbasino. Occasione per continuare a celebrare l'opera dello scrittore di Voghera e per ripubblicare una delle recensioni più intelligenti e riuscite.
– “In occasione della pubblicazione delle Lettere di John Cheever, abbiamo chiesto a un po’ di scrittori italiani che destino dovrebbe avere la loro corrispondenza, ma anche i loro diari, i loro appunti e i loro inediti. Una lunga riflessione collettiva”, a cura di Veronica Raimo su Rivista Studio.
– Adelphi lo annuncia: il 26 febbraio sarà nelle librerie il nuovo attesissimo romanzo di Emmanuel Carrére.
– Il New York Times ha realizzato un reportage sulla musica gratis, sul lungo (ma veloce) itinerario partito con Napster ed arrivato a Soptify.
– Peter Greenaway è tornato con un nuovo film, Goltzius and The Pelican Company, dopo sette anni di silenzio. Dal trailer e dalle immagini sembra di trovarsi ancora nella realtà pittorica-cinematografica marchio di fabbrica del regista britannico. Se ne parla su Artribune.
– Intervista fiume di Vanni Santoni ad Antonio Moresco.
Matteo Moca