Giovedì , 26 Dicembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Bottega letteraria > Prodotti e confezioni [08-20]
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
In libreria/ Pina Rando. Verità 
Diotima e la suonatrice di flauto di Ida Travi
07 Febbraio 2015
 

L’atto tragico Diotima e la suonatrice di flauto di Ida Travi si colloca sul filone della tradizione letteraria e filosofica greca e richiamando, per alcuni versi, il logocentrismo di Platone, pone l’attenzione sul ruolo della donna nella storia dell’umanità.

La donna, grande presente/assente lungo il corso dei secoli, ritorna in una scrittura capace di porre e di svolgere, anche in chiave e struttura teatrale, quell’analisi psicologica del “sentire” femminile che ha dato prova in scrittrici straordinarie come Virginia Woolf, Sylvia Plath, Emily Dickinson, solo per citarne alcune. Un testo teatrale ricco di simboli: il sentiero, l’ulivo, la fonte… simboli che l’autrice spiega nelle “Note di intento e di scena”; una scrittura creativa che fa coesistere le antiche dicotomie di anima e corpo, materia e spirito, dentro/fuori.

Si avverte in ogni pagina il respiro del logos e quel sapere tutto femminile, nella pienezza e nell’unità dell’eros generativo.

Ida Travi – che ha pubblicato numerosi testi di poesie fra i quali L’abitazione del secolo, Regni, Il distacco – vive soprattutto in quest’opera il rapporto tra poesia e teatro nello spazio e nella prospettiva di una problematica tutta esistenziale.

Poesia e musica, cori e appassionate voci femminili dominano e catturano l’attenzione disegnando un universo femminile sempre presente e vivo, anche se escluso o ignorato dalla Storia ufficiale.

La Travi immagina che la suonatrice di flauto, che nel Simposio di Platone è stata chiamata per allietare il banchetto e poi allontanata nel momento in cui i convitati cominciano a discutere dell’Amore, incontri, proprio sulla strada del ritorno a casa, Diotima di Mantinea, colei che Socrate chiama sua maestra. Da questo incontro nasce una nuova storia, che intreccia tragicamente i destini delle due donne.

La poesia e la prosa della Travi assumono in questo atto tragico una misura davvero inconfondibile: la tensione drammatica in alcuni punti si fa sommessa, quasi sussurrata e sgorga, come l’acqua della fonte, dall’intimo, dalle viscere di un pudore tutto femminile: Diotima, il tono della voce… le parole che dici, mi fanno ricordare... Mi spingono a parlare... Anna, coraggio, ascolta le voci che ti parlano di dentro. Falle uscire.

Coro: Amore mette al mondo cose vere / non pallidi fantasmi di virtù…

Diotima, che nel Simposio di Platone parla per bocca di Socrate, qui parla per se stessa e dice la sua verità. Proprio ne La Verità (narrazione di come si è risvegliata nell’Autrice l’immagine della suonatrice di flauto) la Travi dà una convincente definizione della Verità, appunto: Penso che qualunque cosa, tutto, una volta enunciato, diventa appunto un enunciato e non è più la Verità. Penso che la Verità non si possa dire...

Come la filosofa María Zambrano, la poetessa Ida Travi cerca nel mondo greco gli albori della nostra cultura, quel prima che unificava filosofia e poesia: […] le accomuna – scrive Luisa Muraro nell’Introduzione – un tratto della scrittura che trascende ogni polemica. Entrambe in-seguono una scrittura in cui, prima della parola, viene l’ascolto: viene e si esprime nella scrittura stessa come una cavità […]. Questo discorso richiama un’altra importante opera della Travi, L’aspetto orale della poesia, dove, tra l’altro, si legge: Nella sensualità del primo vagito, del primo suggere dal seno, nel primo abbraccio dopo la lunga emersione dal nulla si tesse una trama tragica: chi consegna alla vita consegna alla morte e lo fa per amore. È un concetto che si allaccia a ciò che l’Autrice scrive ne La Verità: […] la culla […] è una specie di immagine ricorrente […] Anzi, più che la culla è l’immagine del neonato che ritorna. È qualcosa che ha che fare con la lingua materna. La lingua della madre è una lingua poetica. E la culla è sempre lì vicino […] Perché vuota? [...] Non lo so [...] del resto se si conoscessero a fondo le ragioni della poesia, la poesia non sarebbe quel che è […].

Nel Monologo di Diotima come nelle voci dei Cori la scrittrice ci offre, infine, la visione di una totalità dell’essere, senza distinzione tra corpo e psiche, tra esperienza e ragione, tra mondo metamorfico e relazione e la sfera dell’eterno sempre identico a se stesso. Anche nel Ritratto di Anna si avvertono risonanze attuali, alcuni spunti di temi propri della filosofia odierna e del divenire generativo che salda la vita alla morte.

Un testo che si legge con piacere. Poesia e filosofia, teatro e musica, presente e passato, antico e moderno, presenze/assenze s’intrecciano al punto da formare un tessuto magico che avvolge, come in un abbraccio, mente e corpo, e proietta il lettore in una dimensione metafisica.

 

Giuseppina Rando

 

 

Ida Travi, Diotima e la suonatrice di flauto. Atto tragico

La Tartaruga Edizioni (Baldini Castoldi Dalai), Milano 2004, pp. 82, € 14,00

 

 

(La lettura critica è contenuta nel volume: Giuseppina Rando, Le belle parole, Scrittura Creativa Edizioni, Borgomanero 2013, pp. 216, € 15,00)


Articoli correlati

  Eventi/ G37 il Summit mondiale della Poesia per affermare il potere della conoscenza
  Ida Travi: Neo/Alcesti. Manifesto per un Teatro Poetico.
  Poesia d’autore/ Christa Wolf. Riconosciuta
  Flavio Ermini. L’esperienza poetica del pensiero
  Ida Travi. Diotima a Verona, 19-23 giugno
  Riviste/ Anterem 82. La responsabilità della parola poetica
  Ida Travi: "la terra è inferocita". Note di regia
  Biennale Anterem di Poesia. Motivazioni e finalità.
  Giuseppina Rando. Dialogo e ‘punti di vista’
  Nella povertà della parola, intervista a Ida Travi
  Ida Travi. La lingua inquieta e la lingua di un popolo
  In libreria/ Pina Rando. Attesa
  Vetrina/ Pina Rando. Esistenza che s’attarda...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. ancora
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Gli anni bianchi
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Resiste al disincanto...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Va la barchetta all’alba...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Luce altra
  Vetrina/ Giuseppina Rando. E quel che è peggio
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Nel labirinto di parole
  Vetrina/ Giuseppina Rando, Ada Negri. Riflessioni
  Vetrina/ Giuseppina Rando. parvenze di giorni
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Vertigine mortale
  Vetrina/ Pina Rando. ingiustizia dei giusti
  Giuseppina Rando. L’America dei miracoli
  Vetrina/ Giuseppina Rando. A Mario Luzi
  In libreria/ Giuseppina Rando. Geometria della rosa
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Smarrito il codice...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Ofelia
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Il gioco dei dadi...
  Giuseppina Rando. La pietas di Antigone
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Nei giorni tiepidi di quest’inverno...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. danza magica
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Ala di sogno
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Ogni istante si muore...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Vaga sui tetti...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Follia di sole
  Vetrina/ Pina Rando. Di te
  Vetrina/ Giuseppina Rando. A sera
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Fluidoandare
  Giuseppina Rando. Le belle parole
  Vetrina/ Giuseppina Rando. … nel muto disfacimento...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Non sapeva il bambino dagli occhi neri...
  Spigolature/ Giuseppina Rando. Solitudine o isolamento?
  Giuseppina Rando. Movide selvagge del “bel paese”
  Barcellona Pozzo di Gotto. “Geometria della rosa” di Giuseppina Rando alla Biblioteca N. Di Giovanni
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Necessità di vita
  Giuseppina Rando. Covid 19: “lectio magistralis”
  Giuseppina Rando. Sulla statua di Indro Montanelli
  Vetrina/ Giuseppina Rando. sequenza
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Come cervi assetati larve umane...
  In libreria/ Geometria della rosa di G. Rando. Nota di Claudia Vazzoler
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Némesis
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Trasparenze
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Variazione in gioco
  Giuseppina Rando. Sulla noia
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Non odo più parole
  Vetrina, In libreria/ Giuseppina Rando. Dal monte a valle saette...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Non cessa la vendetta
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Del buio della terra...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Nella notte sempre più notte...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Leggera l’ombra...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Tetra luce...
  Giuseppina Rando. Si riaprono i cancelli delle scuole, finalmente!
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Acqua di gora ti inchioda
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Controvento
  Vetrina/ Giuseppina Rando. I lager non sono mai finiti
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Adesso abiti dove...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Soffocate dallo scirocco
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Corpo e mente afflizione...
  Giuseppina Rando. I dipinti di David
  Vetrina/ Giuseppina Rando. In processione...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Voci
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Allo scoccare dell’ora...
  Pina Rando. A Patrizia
  Vetrina/ Giuseppina Rando (Due inedite poesie)
  Giuseppina Rando. Misura
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Oltre la pietra la voce
  Vetrina/ Giuseppina Rando. S’apre il sipario...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Bianca salmodia del silenzio
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Il silenzio della fine...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Del dire indicibile...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. La deriva
  In libreria/ Giuseppina Rando. L’altra letteratura contemporanea siciliana di Carmelo Aliberti
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Fuoco spento
  Giuseppina Rando. Il dire poetico di Dylan Thomas
  Premi e concorsi/ Giuseppina Rando. Vuoto
  In libreria/ Patrizia Garofalo. “Geometria della rosa” di Giuseppina Rando
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Occhi aperti non videro
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Nastro di memoria...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Uragano
  Vetrina/ Giuseppina Rando. S’adagia sonnolenta...
  Premi e concorsi/ Poesia e prosa: i vincitori del “Lorenzo Montano” XXXI edizione
  Vetrina/ Pina Rando. Nella nebbia
  Giuseppina Rando: Nota a margine su “Pudore” di Angelo Andreotti
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Due poesie di stagione
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Strugge la caducità...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Tempo
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Verso l'ignoto
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Da stazione marina...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Sul veliero...
  Giuseppina Rando. Voci di mare
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Trovino rifugio le lacrime
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Altalena di giorni...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Fioriscono tra le mani...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. A notte basta un soffio...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. La realtà è inganno
  Vetrina/ Giuseppina Rando. l’ordine dell’esistere.
  Patrizia Garofalo. Le belle parole di Giuseppina Rando
  Vetrina, In libreria/ Giuseppina Rando. S’è spenta la luce...
  Vetrina, In libreria/ Giuseppina Rando. Urla squarciano il silenzio...
  Vetrina/ Parvenze. Giuseppina Rando con Gianluca Moiser
  Vetrina/ Giuseppina Rando. chiuso tempo del cerchio
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Danza sotto il cipresso...
  In libreria/ Domenico Pisana. “Pianeta donna”
  Pina Rando. Distacco
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Non abita il tempo...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Come l’erica
  In libreria/ Ginevra Grisi. “Geometria della rosa” di Giuseppina Rando
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Sgomenta l’aggirarsi...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Resiste il corpo alla ferita...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. la mia alba
  In libreria/ Domenico Pisana. In punta di libro…
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Stelle marine
  Giuseppina Rando. Il fantasma di Dora
  Vetrina, In libreria/ Giuseppina Rando. Camminano i sogni...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Invisibile quel fuoco...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Odore d’abisso...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Eterna sinfonia
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Sull’isola del silenzio (con Patrizia Garofalo)
  In libreria/ Pasquale Matrone. “Geometria della rosa” di Giuseppina Rando
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Oro filato
  Vetrina/ Giuseppina Rando. analfabeta
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Immane tu
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Piccola silloge senza dedica
  Vetrina/ Pina Rando. Il volto
  L’almanaccone impertinente. Tellus 34-38
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Consummatum est
  “Bioccoli” di Giuseppina Rando in Limina di Anterem Edizioni
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Mutazione
  Patrizia Garofalo. Dei Bioccoli di Giuseppina Rando
  Vetrina/ Giuseppina Rando. All’alba
  Vetrina/ Giuseppina Rando. La lucciola
  Giuseppina Rando. L’artista pellegrino
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Mormora il vento
  In libreria/ Angelo Andreotti. “Geometria della Rosa” di Giuseppina Rando
  Giuseppina Rando. Etica e valori sociali
  Giuseppina Rando. Un clone
  Giuseppina Rando. Sensibilità e delicatezza
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Al poeta Ashraf Fayadh*
  Giuseppina Rando: Nota a margine su “A un passo” di Angelo Andreotti
  Giuseppina Rando. Era un angelo
  Giuseppina Rando. Rifrangenze
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Incompiuta
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Se il presente colorando...
  Piera Isgrò. Le belle parole di Giuseppina Rando
  In libreria/ Guglielmo Peralta. “Geometria della rosa” di Giuseppina Rando
  Giuseppina Rando. La paura
  In libreria/ Giuseppina Rando. Geometria della rosa
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Traversata infinita
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Una fila di foglie acuminate...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. A notte – al gelo...
  Giuseppina Rando. Un alito metafisico
  Vetrina/ Giuseppina Rando. vittima innocente
  Giuseppina Rando. Guerra in tempo di pace
  Vetrina/ Giuseppina Rando. L'angelo della sera
  Giuseppina Rando. Noi e il tempo
  Vetrina/ Giuseppina Rando. In basso continuo
  Giuseppina Rando. Empatia
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Dilata la giostra...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Luce blu
  Vetrina. Giuseppina Rando. Geografie dell’io
  Flavio Ermini. Esistenza e libertà
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Albero stecchito...
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Si fa scrittura la mano
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Nel vuoto domenicale...
  Vetrina/ I maledetti. Giuseppina Rando con Patrizia Garofalo
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Nel variar di vento...
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 1 commento ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 71.0%
NO
 29.0%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy