26 Gennaio 2015
L'ultima poesia della poetessa ebrea ungherese Hannah Szenes (Ungheria, 17 luglio 1921 – 7 novembre 1944), scritta in prigione pochi mesi prima di essere fucilata dai nazisti, nella traduzione di Roberto Malini. Interpretata da Licia Di Pillo nel corso del Giorno della Memoria a Vercelli, il 22 gennaio 2015, presso il Piccolo Studio della Basilica di Sant’Andrea di Vercelli, a cura dell'Associazione Italia Israele di Vercelli, Novara e Casale M.to.
Un, due, tre...
Due metri e mezzo,
Solo due passi, il resto è oscurità...
La vita incombe su di me come un punto di domanda.
Un, due, tre...
Forse un'altra settimana
O il mese prossimo potrebbe vedermi ancora qui,
Ma la morte, lo sento, è ormai vicina.
Avrei potuto compiere
Ventitré anni a luglio;
Ho puntato su ciò che aveva più valore,
I dadi si sono pronunciati. Ho perso.
Budapest, 1944
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