Che dire del successo ampio limpido convincente di Tzipras? per prima cosa si tira un bel sospiro di sollievo e una speranza si avvia.
Subito a me viene da dire che l'evento capita nel segno di una dichiarata discontinuità nazionale: il nuovo governo non riconosce né i patti né le promesse fatte dal precedente: e qui è la massima differenza rispetto alla nostra situazione: da noi siamo invitati/e alla continuità coesione legami legacci religioni (religione vuol dire etimologicamente legame superstizioso).
Se dunque qualcosa si può imparare dalle cose che capitano, la prima a mio parere è che non si può più fare i gattopardi, bisogna smettere con una consolidata tradizione italica, quella del fingere di cambiare tutto, perchè nulla cambi.
Anzi, dato che le parole sono pietre, smettiamola di dire riforma restauro cambiamento e diciamo che serve una MUTAZIONE, termine storico e scientifico che indica un mutamento così secco e profondo da non consentire reversibilità: da quando siamo scesi/e dagli alberi, perso la coda e assunto la stazione eretta, non si può più tornare indietro.
Tanto più chiamando "modernità" il regresso.
Le periodizzazioni storiche non sono il massimo della scientificità: una volta chiamati Antichi coloro che sono vissuti nella storia egiziana greca e romana, arriviamo a un nome, "Medioevo", che evidentemente è stato assegnato dopo (il tempo che sta in mezzo tra gli Antichi e chi?). Vale anche per "modernità" e "postmodernità".Che vuol dire "moderno?": che viene dopo quel mutamento capitale segnato dall'applicazione della macchina a vapore alla produzione di merci e della scienza alla vita, soprattutto in medicina? è una buona definizione, ma molto generica; ed è stata lasciata senza risposta una obiezione che alla fiducia riposta da Adamo Smith in un aumento infinito di ricchezza generale, prodotto da merci a buon mercato e vite assistite dalla medicina come diritto: osserva infatti Malthus che, se non si regola la riproduzione della specie umana, la crescita della popolazione sarà più veloce e grande di qualsiasi aumento di ricchezza e si ripiomberà nella miseria.
Sicché non si può applicare l'esempio di Tzipras mantenendo sottobanco i legami con la vecchia politica clientelare e socialmente iniqua.
Ma d'altra parte, se si proclama la mutazione dello stato di cose presente, bisogna poi avere un ascolto e una risposta tale che non si spaventino addirittura proprio quelli e quelle che, essendo precari/e, disoccupati/e sarebbero i naturali destinatari di un discorso di mutamento.
Un bell'impegno, moltissime energie intelligenze conoscenza determinazione ecc.ecc. Senza esagerare in fiducia nelle tecniche e conseguenti tecnologie.
A me basta per intanto dire che dobbiamo rifiutare che per moderntà si intenda la pura preseza di lavoro fatto da macchine e per civiltà la pura ricerca di minor dolore nelle pratiche. L'esempio di modernità da respingere è la "GHIGLIOTTINA": infatti la macchina che esegue alla svelta e senza errori il taglio della testa, accompagnata anche da interesse popolare per la sua apparenza efficenza e spettacolarità, non toglie la disumanità della condanna a morte, anche se magari corredata da Marine Le Pen in veste di tricoteuse.
Lidia Menapace