Tornavo da Milano a Bolzano in treno un paio di giorni fa. Era un OeBB,cioè uno di quei treni austriaci che girano nelle nostre ferrovie, molto gradevoli, perché ti fanno anche il biglietto in treno senza nessun sovrapprezzo e ti assegnano allo stesso modo spiccio ed efficiente il posto. Ero salita a Verona sul treno indirizzato a Monaco.
Mentre siamo circa una ventina di minuti dall'arrivo a Bolzano, due poliziotti austriaci, un uomo e una giovane donna, incominciano ad aprire una dopo l'altra le porte degli scompartimenti e a chiedere documenti, passaporti, il perché del viaggio e il tempo di soggiorno all'arrivo. Non riesco a capire, non ho niente da nascondere naturalmente, ma non vedo perché devo far sapere che ero ieri sera a Milano per un dibattito e ora torno a Bolzano ove risiedo ecc. Mi sembra quando, approssimandosi la frontiera nazionale del Brennero, i finanzieri salivano a controllare i documenti allora necessari: Schengen è già stato abrogato?o controlli arbitrari lesivi della libertà di movimento sono già in corso?
Chiedo il perché della manovra e i poliziotti, che parlano italiano perfettamente, non rispondono, semplicemente mi saltano, come se stessero facendo una operazione forse non del tutto giustificabile. O perché è evidente che -data l'età- non sono sospettabile di terrorismo? Non sanno di che siamo capaci noi vecchiacce.
Lidia Menapace