Giovedì , 21 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Giuseppe Galimberti. Pensieri sui fatti di Parigi
Janù,
Janù, 'Per Charlie Hebdo', gennaio 2015 
16 Gennaio 2015
 

Diciassette morti su sette miliardi di persone nel mondo per la statistica sono un bel nulla, per il pensiero di chi sogna la libertà sono il tutto in essa racchiuso.

Al vivere non servono dogmi, essi servono a chi crede che l'esser nel mondo sia funzionale ad una vita che sta oltre la morte.

È un problema che non mi ha mai interessato, preferisco la vita vissuta per esser vissuta non rimandando la felicità al tempo senza tempo, sarà la mia fine a chiarire il problema.

Sono un vecchio che ha usato le sue ore per capirne il senso, ho apprezzato il profumo del mondo cercando di evitare il suo puzzo tanto caro ai dogmatici.

Sette miliardi di persone pesano sulla terra che non sa far crescere la sua superficie seguendo l'umanità che cresce senza sapere il perchè lo fa, segue un dogma senza mai chiederne il significato.

Mi piace lasciare al pensiero il diritto di vagare nello spazio di luce che esalta l'ombra di valli profonde, mi piace stare in quest'ombra viola per vedere il giallo dorato della rugiada in gocce che la luce trasforma in diamanti sul pioppo privo di foglie.

Sono momenti che mi fanno sentire la bellezza di un inverno che già profuma di primavera, mi annoia il piagnisteo per la mancanza di neve che non porta moneta al portafogli, mi fa pena chi vorrebbe sostituirsi al tempo nel programmare le stagioni, tremila cannoni da neve sono inerti in questo inverno che non la vuole.

Uno stuolo di sapienti vorrebbe programmare il futuro ma non sa valutare il presente come sua base: quanta bellezza è racchiusa in un inverno che vuole pratoline fiorite nel prato?

Diciassette morti che usavano la matita per negare al dogma il diritto di rendere difficile il vivere per la statistica sono un nulla, ma la statistica è pur essa un dogma che l'economia di carta usa per essere economia.

La matita che irride la nostra stupidità è per me indispensabile per rendere meno pesante il peso dell'uomo, essa sa intimidire il dogma meglio di un esercito bene armato.

Quindici milioni di morti nella prima guerra mondiale, sessanta milioni nella seconda, il tempo che stiamo vivendo accumula i suoi morti senza contarli: il dogma vuole un mondo così.

Ancora non riesco a capire chi fa della vita una struttura di morte, mi intristisce chi vorrebbe ancora crescere per sostenere l'economia che valuta l'uomo nel quanto possiede.

Il dogma che vuole la donna sottomessa al maschio mi sembra la quintessenza della cretinità, Eva voleva Adamo come concentrato di conoscenza e per questo sfidò Dio, Maometto divenne profeta per far piacere ad una vedova che lo voleva così.

Avevo disegnato una volta la grazia di una donna che danza per esaltare con la sua arte il Dio che l'aveva voluta così, avevo scritto che non mi piace Dio che permette all'uomo di bruciare le "streghe" o di lapidare l'adultera di un marito violento e cretino, un Dio che impicca una donna che non ha concesso i suoi favori ad un barbuto che profuma di morte non è certo il mio Dio.

Il Dio felice che vede negli uomini la sua felicità è il Dio che mi piace immaginare, è la divinità che esiste ma che l'uomo non vuole conoscere per timore di non sentirsi più Dio.

I giornali di mezzo mondo condannano l'assassinio delle intelligenze che usano la matita per evidenziare la cattiveria dell'uomo ma non spiegano che quella matita è gradita al vero Dio che la vuole per smascherare la finta divinità delle religioni monoteiste col loro Dio creato dall'uomo.

Sarebbe magnifico che miliardi di matite si divertissero a spiegare a questa povera umanità che il sacro esiste senza dogmi di sorta, esiste nella bellezza che ci circonda la cui anima si esplicita attraverso gli artisti ma l'oggi non li vuole conoscere perchè teme la loro verità.

Tutto nel mondo ha due facce, mi piacerebbe che la tragedia vissuta a Parigi fosse vista come partenza di un nuovo rinascimento, è esistito il tempo che negava alla religione il bigottismo caro ai dogmatici, gli artisti costrinsero chi non usava il cervello ad accettare la loro visione del mondo che, nella bellezza, vedeva il volto del vero Dio ma fu un solo momento: il dogma impose all'uomo di rinunciare alla ricerca che negava a Dio l'onnipotenza.

 

Giuseppe Galimberti


Articoli correlati

  Giuseppe Civati. Je suis laïque
  “Sacra violenza: terrorismo, guerra, religione, dialogo e libertà”
  Asmae Dachan. Condanna contro l’attentato al settimanale Charlie Hebdo
  We are Orlando
  Vetrina/ Federica Bonzi. Ritardi di me
  L'irriverente. Dopo Parigi. Libertà d'espressione: come prima, più di prima...
  Iniziative/ 7 febbraio: poesia e arte nella Giornata contro il terrorismo
  Patrizia Garofalo. Fucilata la parola
  Un fumettista ebreo, testimone della Shoah, fra le vittime dell'attacco a Charlie Hebdo
  Roberto Malini. Il profeta in lacrime
  Cipi. 7 gennaio 2015, Paris
  Wolinski, Cabu, Charb, Tignous: non dimentichiamoli e impegniamoci come loro per la libertà
  Roberto Fantini. Dopo Charlie Hebdo
  Roberto Fantini. Matite temperate e fucili spezzati
  Domenica/ Matteo Moca. Dalla Buona Scuola alla Letteratura Che Aiuta a Vivere Meglio
  Carlo Forin. Strage di libertà in Francia
  Domenica/ Matteo Moca. Non abbiamo paura
  L'irriverente. Charlie-Hebdo: No alla pena di morte. Sempre
  Felice C. Besostri. La strategia del terrore e quali risposte
  Roberto Malini. La fede che uccide
  Roberto Malini. Vignette satiriche, spazio di libertà
  Gioiosa. Recosol ammaina bandiera francese
  Roberto Fantini. Quale sorte per i diritti umani?
  Janù per Charlie Hebdo
  Giuseppe Galimberti. Storie di donne (introduzione)
  Patrizia Garofalo. Giuseppe Galimberti Architetto
  “Giuseppe Galimberti: il mestiere dell'architetto”
  L'Almanaccone 2013 in Biblioteca
  Giuseppe Galimberti. La montanara
  Giuseppe Galimberti. COLORI
  Giuseppe Galimberti. Moia Balera
  Giuseppe Galimberti. Dove e come nasce un progetto
  Giuseppe Galimberti. Disegni per raccontare il pensiero di un'epoca
  Nuovi incontri/ Circolo Arci Kollage. Un libro al mese
  Cena con il Piccolo Principe al Mulino di Morbegno
  Niente centrali atomiche, BIM, ecomostri...
  La follia non c'entra
  L’appuntamento che sembrava perso. Il 15 a Milano
  Janù. Il Sogno di Bruna
  Janù. Action Cartun
  Janù. Action Cartun Sabato 22 a Delebio
  Janù. Riforma sanitaria di Maroni
  Bormio. Enzo Jannuzzi presenta Il Piccolo Principe – una storia a fumetti
  Nicola Vacca. La cultura dell’apparenza
  Milano. Museo del Fumetto: Janù presenta Il Piccolo Principe a fumetti
  Morbegno. “Se la sposa è un fiore d'aprile”
  “Teglio Teatro Festival Valtellina 2016”
  Janù. Questo è un matto; questo invece è un nazista
  Janù. Salvini cedrone
  Colico. Fumetti & Musica/ All'appuntamento che sembrava perso...
  Francesco Lena. Proposte di nuovi ticket su prestazioni sanitarie in regione Lombardia?
  Morbegno. In Biblioteca con Giacomo Romano Davare, Alda Merini interpretata da Manuela Tadini, i ragazzi della “Damiani”, Janù...
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 1 commento ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy