Madonna di Campiglio, 4 gennaio 1934
…poche righe soltanto, intanto che fuori le mie montagne si spengono come grandi lampade esauste. Non ho mai passato dei giorni così belli. Non ho più né pensieri né parole. Soltanto occhi per guardare e muscoli per camminare. Alba scopre la montagna, giorno per giorno, con me: mi sembra di essere io a svelargliela, a fargliela amare. La mia montagna…
… Tutte le cose morte si struggono nel gran sole. Mi lavo le mani nella neve e me le asciuga il vento. Tutte le cose che penso sono sincere e bianche. Queste giornate me le regala Dio, come un miracolo, oh, queste sono davvero le montagne di tutti i miracoli, Lucia!...
E te? Ti penso tanto tanto, ti sono vicina con tutta l’anima che il gelo ha fatta limpida…
Tugnin
Antonia Pozzi, Ti scrivo dal mio vecchio tavolo. Lettere 1919-1938
A cura di Graziella Bernabò e Onorina Dino
Con un saggio di Marco Dalla Torre e postfazione di Tiziana Altea
Ancora, 2014, pp. 392, € 26,00
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