1) Il 17 dicembre se n'è andata Virna Lisi. Come di solito (e forse giustamente) succede sono stati gettati fiumi di inchiostro. Spesso però, in queste tristi situazioni, si perde un po' la bussola e, nella scrittura, il cuore comanda sulla testa. La cosa più bella scritta su di lei è uscita su Internazionale e l'ha scritta Goffredo Fofi, “Gli occhi chiari di Virna Lisi”.
2) Siete fedeli seguaci di Real Time? Non vi siete mai persi una puntata di “Sepolti in casa”? Bene, qui si parla di dispsofobia o sindrome di Collyer perché sì, quella di accumulare roba è stata riconosciuta come una malattia. Tra le vittime illustri pure Andy Warhol che ogni giorno rovesciava il contenuto della sua scrivania in uno scatolone.
3) Si può uccidere un film? Si può cioè non fare uscire un film di Hollywood? Degli hacker ci sono più o meno riusciti, assicurandosi che The interview, una commedia di Seth Rogen e James Franco, non uscirà mai non solo al cinema, ma molto probabilmente neanche in DVD, in televisione o streaming a pagamento. Il racconto completo qui.
4) Le interviste, se ben fatte e se fatte a personaggi interessanti, sono uno dei generi letterari più interessanti perché è nei racconti di questi autori che ti sembra di entrare in intimità con il mondo che hanno vissuto e con i loro compagni. Citati parla a cuore aperto (e tra l'altro dice che l'Umberto Eco scrittore non esiste).
5) Il 16 dicembre è ricorso il 23esimo anniversario della morte di Pier Vittorio Tondelli. Su Dude Mag, si spulciano gli archivi conservati presso la biblioteca Giulio Einaudi di Correggio e si parla di un album degli Smiths, della traduzione dei loro testi e di “Rimini”.
6) Dopo averci parlato della matita e dell'evidenziatore come armi del lettore, questa volta Tim Parks parla di come si legge, di come lui legge, di come ognuno legga e capisca in maniera differente e di quanto sia importante l'esperienza del lettore.
7) Dargen D'Amico ha licenziato il primo singolo del suo nuovo disco D'Io. Si chiama “Amo Milano” ed è una divertente e veritiera analisi di come Milano viene vista e di perché se ne parla sempre.
8) Per due serate Roberto Benigni ha raccontato, con il suo solito stile, i 10 comandamenti. Concedete un salto temporale di qualche anno e leggete quello che Goffredo Fofi scrisse 25 anni fa; stroncare la trasmissione di neanche una settimana fa con 25 anni di anticipo.
9) L'Italia vista da una prospettiva ampia il 15 dicembre.
Matteo Moca