Non odo più parole
né ombre s’aggirano
tra i filari dell’ora
che la tela dell’esistere
all’errare sottrae.
Nel denso istante
che tempo ricrea
lo sguardo pietoso
dei boschi viventi
su le tremolanti
mie dita si posa.
Resisto lungo il sentiero
tra templi crollati
e macerie d’oracoli
immobile
nel silenzio senza eco.
Giuseppina Rando
(15 settembre 2014)